“Il Comune non può scrivere il Pug sotto dettatura di alcuni: questa non è partecipazione”

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L’Amministrazione comunale di Piacenza interviene sul tema del percorso partecipativo legato al nuovo Piano urbanistico generale. “E’ una delle più importanti e articolate iniziative di partecipazione mai messe in campo – afferma -, il lavoro di un’Amministrazione è mediare cercando di raggiungere vari obiettivi che devono necessariamente coesistere: la sostenibilità ambientale, ma anche quella sociale ed economica. In altre parole, l’Amministrazione non può lavorare tenendo conto solo di alcune istanze ignorandone altre. In parole ancora più semplici: l’Amministrazione non può certo scrivere il Piano sotto dettatura di alcuni. Questa non è partecipazione”. Di seguito l’intervento integrale

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Il percorso che sta portando alla stesura del Piano urbanistico generale di Piacenza rappresenta senza tema di smentita una delle più importanti e articolate iniziative di partecipazione mai messe in campo dall’Amministrazione comunale. E non solo da quella attuale, ma in assoluto. Giusto per chiarire subito con un dato numerico il concetto in questione, basti pensare che se la legge (e in particolare l’articolo 45, comma 8 della Legge 24 che disciplina la Partecipazione) prevede l’obbligo che i Comuni organizzino un solo incontro per illustrare le proposte di Pug una volta assunte dalle Giunte comunali e lascia facoltà alle amministrazioni stesse di organizzare ulteriori eventuali momenti partecipativi prima dell’assunzione, ebbene il Comune di Piacenza ha promosso o partecipato ad oggi a più di trenta eventi tra incontri, workshop, visite guidate, commissioni consiliari e riunioni della Consulta Ambiente e Territorio. Ci sono Comuni che si sono limitati a organizzare l’unico incontro previsto per legge dopo l’assunzione della proposta di Piano da parte della Giunta.

Mai così tanta partecipazione, dunque, anche sotto il profilo della condivisione “in itinere” dei vari documenti (tutti caricati praticamente in tempo reale sul sito comunale, nell’apposita sezione dedicata al Pug) e sotto il profilo dell’allargamento alle proposte e considerazioni da parte dei singoli cittadini, associazione e stakeholder tramite un indirizzo e-mail istituito ad hoc. C’è da chiarire cosa si intende per partecipazione. E per farlo, ancora una volta, i numeri aiutano: sono 100 le associazioni che hanno partecipato al workshop dello scorso 25 febbraio 2023 presso la “Casa del Piano” ovvero a Palazzo Farnese. E tutte queste associazioni hanno portato istanze che devono trovare risposte nella stesura del Piano e, di conseguenza, il lavoro di un’Amministrazione è mediare cercando di raggiungere vari obiettivi che devono necessariamente coesistere: la sostenibilità ambientale, ma anche quella sociale ed economica. In altre parole, l’Amministrazione non può lavorare tenendo conto solo di alcune istanze ignorandone altre. In parole ancora più semplici: l’Amministrazione non può certo scrivere il Piano sotto dettatura di alcuni. Questa non è partecipazione.

Tornando al percorso partecipativo, la fase “Verso il Pug” ha previsto una quantità di eventi, attività e opportunità di partecipazione del tutto straordinari, e tutto ciò prima dell’assunzione della proposta di Piano. Inoltre è stato sottoposto alla cittadinanza un questionario che ha avuto un riscontro eccezionale rispetto alle dimensioni della nostra città: 910 risposte. Si pensi, come termine di paragone, che un questionario analogo a Bologna, ovvero una città capoluogo di regione con il quadruplo della popolazione rispetto a Piacenza, ha raccolto 500 risposte. Nell’ambito di questo percorso, la fase “Accendiamo il Pug” ha consentito di aprire le porte di luoghi dismessi, non solo di proprietà del Comune ma anche del Demanio e di Cassa Depositi e Prestiti: da un lato un’occasione unica per i cittadini che hanno partecipato e, dall’altro, un’operazione non certo semplice da organizzare per gli uffici comunali che si sono dovuti interfacciare con altri enti, la cui disponibilità ha consentito di pianificare le sette visite guidate dei mesi scorsi.

Ora, giusto per chiudere il cerchio di ciò che prevede l’articolato percorso partecipativo in questione, si apre la fase “Condividiamo il Pug”. Una fase che prevede un incontro già fissato per il prossimo 3 luglio in Sant’Ilario con la presentazione dei dati socio-demografici e l’offerta abitativa nel territorio di Piacenza, e un ulteriore e fondamentale incontro che verrà fissato a stretto giro e che vedrà la presentazione della proposta di Pug da parte dei consulenti che hanno lavorato in questi mesi e alla presenza della sindaca Katia Tarasconi e dell’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini. Un incontro che rappresenterà un momento di condivisione e di dibattito e che, va precisato, avverrà nella fase ancora precedente all’assunzione della proposta di Piano da parte della Giunta e sarà un’ulteriore occasione di partecipazione nella quale i presenti potranno assistere all’illustrazione dei contenuti e delle strategie del nuovo Pug che delineerà lo sviluppo di Piacenza sino al 2050. Tutto ciò, come già sottolineato, prima che la proposta di Piano venga assunta dalla Giunta. Cosa che avverrà entro il mese di luglio. Dopodiché la legge prevede che la stessa proposta venga pubblicata sul Burert (il Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna) e lì resti per 60 giorni durante i quali chiunque abbia osservazioni possa presentarle. E a tal proposito si fa presente che l’Amministrazione, proprio per favorire la più ampia partecipazione, ha già deciso che dopo l’assunzione della proposta di Pug entro la fine di luglio, pubblicherà la proposta stessa sul Burert a settembre (e non subito, come potrebbe fare); ciò per consentire anche a coloro che in agosto saranno eventualmente in vacanza di poter avere il tempo necessario per leggere, studiare e successivamente presentare osservazioni.

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