L’Accademia della cucina piacentina in “trasferta” a Riva di Pontedellolio

Prima della pausa estiva è divenuta una consuetudine ormai consolidata quella dei soci dell’Accademia della cucina piacentina di recarsi ogni anno a cena presso un ristorante famoso per la qualità dei suoi piatti, nonché per la fama degli chef che operano in cucina, per rinsaldare il comune amore per la buona tavola, come per i prodotti del territorio che, ovviamente vengono artisticamente rivisitati sia dal punto di vista gustativo, che per la suggestiva presentazione. Per l’occasione i soci, con alla testa il presidente Alberto Paganuzzi, il vice Mauro Sangermani, con il coordinamento del segretario Antonio Camoni, si sono ritrovati presso il ristorante della chef “stellata” Carla Aradelli (coadiuvata dal marito sommelier Maurizio Rossi) a Riva di Pontedellolio dove sono stati letteralmente conquistati dall’abilità di Carla che, tra l’altro, con altri celebri chef piacentini, ha fatto parte della giuria per l’assegnazione della “Suppera d’argint” che si è svolta alcuni mesi fa nel sodalizio piacentino.

Per l’occasione il menu prevedeva “crostatina di melone, robiola di capra e mirtilli selvatici; frittatona dell’orto con giardiniera di funghi e crostini; polpette di erbe di campo e salame cotto; grissini con culaccia e rucola; crema di zucchine con bacio di dama al gorgonzola. Come primo cappelletti di faraona, melanzane, pomodoro secco e burrata e per secondo una paletta di vitello con rösti di patate e funghi. In conclusione un semifreddo all’erba luigia con zuppetta di frutta. Maurizio per l’occasione ha proposto lo spumante metodo classico brut “Il pigro” delle Cantine Romagnoli ed un Pinoto nero della Cantina Villa Rosalba. Ai vivissimi complimenti rivolti dal Presidente Paganuzzi, la chef Carla Aradelli ha risposto di essere stata contenta per l’apprezzamento espresso da intenditori come i soci dell’Accademia. “In un mondo di supereroi, di raccontatori di favole ed “incantatori di serpenti” – ha detto quasi per celia – non è così scontata la vecchia professionalità, la semplicità vera che non può essere banale perché è voluta, ma tante volte non è sorprendente come le favole”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.