“L’Emilia Romagna è una terra straordinaria, con noi può correre molto di più”

“L’Emilia Romagna è una terra straordinaria, con noi può correre molto di più”. Lo ha detto il vice premier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, ospite a Piacenza del del 34° convegno del Coordinamento legali della Confedilizia. Le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale sono ormai prossime e la Lega, dice Salvini, “punta a vincere. Non giochiamo mai per partecipare. L’Emilia-Romagna è una terra straordinaria, grandi imprese, gente tosta, lo vediamo anche in queste ore, e da Ministro dei Trasporti sono in costante contatto per riattivare tutto quello che l’acqua ha interrotto. Però può essere una terra che corre ancora di più e quindi giochiamo per vincere partendo da una buona situazione e Piacenza per noi è fondamentale. La squadra è forte, non c’è solo Matteo Rancan che è la nostra punta di diamante, conto che faremo un ottimo risultato”.

La partecipazione del ministro arriva “in una settimana per me un po’ particolare. Per aver fatto il ministro non solo mi chiedono sei anni di carcere, ma anche un milione di risarcimento d’anni per i clandestini turbati. Quindi non solo non mi fermo, ma lavoro ancora di più”. Salvini con i giornalisti tocca poi temi cari alla Lega, come la sicurezza. I reati predatori, dopo la flessione del covid, sono in aumento.

“Serve – dice – la certezza della pena, ed è incredibile che qualcuno chieda la mia condanna al carcere perché ovviamente oggi, mentre siamo qua a Piacenza, un terzo degli ospiti delle carceri italiane è rappresentato da cittadini stranieri. Quindi bloccare gli sbarchi, contrastare i trafficanti significa anche ridurre i reati ai danni degli italiani”. Salvini si dice critico anche nei confronti del Green Deal. “Non è green, è black, non è un patto verde – ribadisce – è un patto nero perché significherebbe disoccupazione e chiusura delle aziende. Quindi se uno vuole prendersi l’auto elettrica è libero di farlo, ma nessuno può permettersi di dire che fra dieci anni sono fuori legge tutte le auto che non sono elettriche, altrimenti saremo una colonia cinese, quindi occorre buon senso”. Occorre quindi cambiare subito rotta. “Ieri ero a Budapest con i miei colleghi ministri di trasporti: ormai non è più solo una battaglia di Salvini, della Lega e dell’Italia ma in tanti si stanno accorgendo che non si può correre altrimenti si va contro un muro. Basta guardare le fette di mercato dei cinesi, la Volkswagen che licenzia, Stellantis che va all’estero: bisogna cambiare in tempo”. Fermarsi in tempo significa recuperare le eccellenze che l’Italia sta già perdendo.

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