L’olfatto, migliore amico del cane e prezioso alleato dell’uomo

Monica Sdraiati, istruttrice cinofila, fondatrice del Centro Cinofilo Valtidone, addestratore Enci, inizia una collaborazione con la nostra testata. Così come Andrea Vantadori, consulente felino, Monica darà consigli e dritte utili dedicate ai nostri amici cani.

Il naso del cane ha due funzioni principali: fiutare e termoregolare. Le cavità nasali sono rivestite di una mucosa che raffredda l’aria inalata, contribuendo a mantenere fresco il corpo del cane. La bocca, inoltre, elimina aria calda e raffredda la lingua tramite l’evaporazione. Il cane può aumentare il ritmo della respirazione in condizioni calde per migliorare il raffreddamento.

La capacità olfattiva del cane è sorprendente: può distinguere due particelle odorose in un campo da calcio. Le narici mobili permettono di individuare la direzione degli odori, e la struttura del suo naso consente alle molecole odorose di accumularsi sulla mucosa olfattiva, che è molto più estesa rispetto a quella umana. I cani hanno un numero elevatissimo di cellule olfattive rispetto agli esseri umani e possono distinguere fino a 12 odori contemporaneamente e identificare sostanze in concentrazioni molto basse.

Alcune razze di cani hanno una predisposizione olfattiva legata alla caccia, divisa in due categorie: Teleolfatto, usato da cani che fiutano grandi masse d’aria e intercettano prede a distanza (es. Setter Inglese e Pointer), e Megaolfatto, che consiste nel fiutare tracce di prede a terra, sfruttato meglio dai Segugi. La percezione olfattiva varia anche in base a fattori come il sesso, razza ed elementi atmosferici come ad esempio temperatura, umidità vento ecc. Il cane percepisce i feromoni, sostanze importantissime nella comunicazione intraspecifica. Essi vengono captati tramite l’organo vomeronasale, una struttura collegata al sistema limbico, che influenza direttamente il comportamento senza passare per processi cognitivi.

L’odore è il risultato del riconoscimento di molecole che stimolano i sensori olfattivi attraverso composti organici volatili. Quando queste molecole raggiungono le mucose olfattive, innescano una reazione chimico-fisica che viene trasformata in un segnale elettrico inviato alla corteccia cerebrale. Le condizioni meteorologiche influenzano l’efficacia dell’olfatto nei cani: il vento e la pioggia possono alterare o facilitare la diffusione degli odori. I cani hanno una capacità olfattiva estremamente sviluppata, superiore a quella umana. L’atto del “fiutare” permette ai cani di raccogliere particelle di odore che aderiscono alle loro cellule recettive, trasformandole in segnali elettrici inviati al cervello. Il cane può seguire tracce odorose grazie alla sua complessa anatomia nasale e alla sua capacità di percepire particelle odorose attraverso ogni narice, consentendogli di identificare la direzione e l’origine di un odore.

Le attività olfattive sono rilassanti e stancanti se protratte per tanti minuti, ma per l’uomo l’olfatto del cane è un grandissimo aiuto fin dall’antichità, basta pensare ai cani da caccia. I cani vengono affiancati ai soccorsi nella ricerca delle persone scomparse, alle forze dell’ordine nel rilevamento di sostanze esplosive o sostanze stupefacenti e nella ricerca di fauna e tutela dell’ambiente, negli ospedali per la ricerca di alcuni tumori o per allerta medica nelle crisi epilettiche o iperglicemiche.

In questo periodo è aperta la stagione del tartufo, prestigioso fungo ipogeo che negli ultimi anni ha arricchito le nostre pietanze e appassionato molti proprietari di cani. La raccolta al tartufo è regolamentata dalla Regione Emilia-Romagna con il rilascio di un tesserino di raccolta dopo un esame sostenuto, da un calendario stagionale e da regole per la salvaguardia delle tartufaie. È possibile però praticare queste attività olfattive anche in modo ludico in totale sicurezza affidandosi a Centri Cinofili che insegnano sport olfattivi come ad esempio Ricerca Tartufi, Ricerca Persone, Mantrailing, Detection e tante altre.