Carini (Pd): "Digitalizzare tutti i luoghi della Memoria dell’Emilia Romagna"

Giorno della Memoria, Carini (Pd): “Digitalizzazione e messa in rete di tutti i dati e i luoghi della Memoria emiliani”

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Giorno della Memoria, Carini (Pd): “Digitalizzazione e messa in rete di tutti i dati e i luoghi della Memoria emiliani”

Le tecnologie digitali al servizio della Memoria. Per mettere in rete e salvaguardare dal rischio dell’oblio tutti i dati e i luoghi, le informazioni sui perseguitati e i caduti dello sterminio nazista. E’ il senso della proposta contenuta nella risoluzione presentata all’assemblea legislativa di Bologna dal consigliere regionale di Piacenza Marco Carini (Partito Democratico).
Nel provvedimento, che vede come prima firmataria Roberta Mori, si invita la Regione a sostenere nei prossimi mesi un vero e proprio coordinamento regionale di tutti i luoghi della Memoria presenti in Emilia-Romagna, con la finalità di mettere a sistema e in rete gli archivi, le celebrazioni e le iniziative dei territori per assicurarne la più ampia accessibilità da parte dei cittadini.
Inoltre si fa riferimento alla realizzazione di progetti di Anagrafe dei Caduti, Martiri e Giusti, e ogni altro progetto che risponda agli obiettivi di trasmissione della Memoria e dei valori fondativi della Democrazia nel nostro Paese, promuovendo in particolare l’adozione delle nuove tecnologie e di modalità appropriate di conoscenza rivolte ai più giovani, in raccordo ove occorra con l’Ufficio Scolastico regionale e/o con le Università.
A seguire il testo integrale della risoluzione

RISOLUZIONE

L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che
Si è aperto da vari anni in Europa e in Italia un ampio dibattito sulle modalità di trasmissione della memoria da parte di istituti museali e istituzioni interessate a vario titolo alla promozione della storia del ’900, nella consapevolezza che la dimensione memoriale ha una sua specificità rispetto alla storiografia e che veicolarne il senso identitario presenta oggi non poche difficoltà;
ora che stanno infatti scomparendo le ultime voci di quella stagione, dolorosa e complessa, che ha preceduto la nascita della Repubblica Italiana, emerge l’esigenza di rinnovare le modalità del ricordo e della testimonianza, al fine di consentire appieno alle generazioni presenti e future la costruzione della propria identità collettiva e la possibilità di elaborare a loro volta l’insegnamento e la Storia di domani;
Sottolineato che
la memoria della Shoah e dei Giusti, della lotta di Resistenza e Liberazione dal nazifascismo in Italia, nonché della Costituzione repubblicana del 1948, è alla base del nostro essere comunità nazionale e società moderna, pacifica e democratica;
numerose e importanti sono le iniziative promosse e curate dall’ANPI e dagli Istituti preposti alla Memoria che in tutta Italia e in Emilia-Romagna rinnovano ogni anno le commemorazioni, rievocazioni e testimonianze degli avvenimenti più significativi di quegli anni, svolgendo in particolare un’azione meticolosa di “educazione alla Memoria” rivolta ai più giovani in collaborazione con gli Istituti scolastici;
in Emilia-Romagna, in particolare, è forte e continuativo il sostegno da parte delle amministrazioni pubbliche locali e della stessa Regione alle innumerevoli iniziative promosse dalle associazioni partigiane, dagli istituti e musei Ebraici e della Resistenza, e tale impegno risulta ben visibile nella diffusa sensibilità e partecipazione della comunità emiliano-romagnola;
tra queste iniziative vi sono anche progetti volti a modernizzare ed aggiornare i canali di divulgazione delle Memorie che assumono, come detto in premessa, una grande e attuale rilevanza per una partecipazione attiva e consapevole della cittadinanza attorno agli eventi fondativi della nostra democrazia;
Visto
il riscontro ampiamente positivo delle iniziative che sul territorio si sviluppano per divulgare la conoscenza della storia e della memoria collettiva attraverso azioni lungimiranti ed innovative di applicazione ai luoghi della Memoria delle nuove tecnologie multimediali;
il recente passaggio del Presidente della Repubblica presso il Museo Cervi di Gattatico (RE) in occasione dell’apertura delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia svoltasi a Reggio Emilia lo scorso 7 gennaio, segno indiscutibile del riconoscimento costitutivo la Repubblica della lotta di Liberazione quale memoria unificante e condivisa;
Considerato anche
che con legge regionale 29 ottobre 2008 n. 18, “Memoria e responsabilità – promozione e sostegno di iniziative per la Memoria dei Giusti”, la nostra Regione ha rafforzato il proprio impegno nella valorizzazione e promozione, tra l’altro, di studi, ricerche, corsi e attività di formazione, produzioni radiofoniche, televisive, multimediali e cinematografiche e ha previsto bandi e convenzioni con diversi soggetti pubblici e privati per sostenere progetti che valorizzino la comunicazione; 
che il 27 gennaio di ogni anno si celebra il Giorno della Memoria, istituito con legge dello Stato n. 211 del 20 luglio 2000 per ricordare la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz (27 gennaio 1945) e tutti i “Giusti” che si opposero, pur in schieramenti diversi, al folle progetto di genocidio della Shoah, non esitando a salvare altre vite e a proteggere i perseguitati;
Invita la Giunta Regionale
a contribuire alla conoscenza, divulgazione e valorizzazione delle iniziative promosse a livello territoriale in occasione del Giorno della Memoria 2011;
a sostenere nei prossimi mesi un vero e proprio coordinamento regionale di tutti i luoghi della Memoria presenti in Emilia-Romagna, con la finalità di mettere a sistema e in rete gli archivi, le celebrazioni e le iniziative dei territori per assicurarne la più ampia accessibilità da parte dei cittadini;
a sostenere progetti di Anagrafe dei Caduti, Martiri e Giusti, e ogni altro progetto che risponda agli obiettivi di trasmissione della Memoria e dei valori fondativi della Democrazia nel nostro Paese, promuovendo in particolare l’adozione delle nuove tecnologie e di modalità appropriate di conoscenza rivolte ai più giovani, in raccordo ove occorra con l’Ufficio Scolastico regionale e/o con le Università.

 

PRIMA FIRMATARIA: Roberta Mori (PD)
 

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