Forniture mense "unificate", si raccolgono le adesioni delle aziende foto

Nuovo incontro in camera di commercio per definire la possibilità che i prodotti locali diventino sempre più parte integrante dei menù  

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Nuovo incontro in camera di commercio per definire la possibilità che i prodotti locali diventino sempre più parte integrante dei menù che saranno serviti a partire da settembre ai bambini dei nidi dell’infanzia e delle scuole statali di Piacenza e quindi, dal 2012, ai degenti del Presidio Ospedaliero di Piacenza.

Stamattina si sono infatti incontrati e confrontati sull’argomento Luigi Squeri e Mirella Donati del Comune di Piacenza, Giuseppe Arcari, Carolina Bergamaschi e Danilo Fellegara dell’AUSL di Piacenza ed un significativo gruppo di rappresentanti di associazioni di categoria, consorzi di produttori e ditte piacentine.

Squeri ha ricordato che entro un paio di settimane il Comune di Piacenza pubblicherà un bando di gara per l’approvvigionamento di circa 900.000 pasti/anno (800.000 per le scuole statali e 90.000 per i nidi dell’infanzia). Nel bando –che sarà concordato con l’AUSL, al fine di migliorare le economie di scala- si intende privilegiare la territorialità ed i prodotti a basso impatto ambientale. Dall’anno prossimo a questa fornitura si aggiungeranno i circa 550.000 pasti forniti nelle strutture ospedaliere.

Questo è stato il motivo che ha indotto a sensibilizzare i produttori locali, per verificare se la tipologia degli alimenti e bevande, la quantità ed i formati richiesti potrebbero essere reperiti o meno sul territorio.

Nel corso dell’incontro sono stati evidenziati alcuni suggerimenti in ordine a tagli di carne, stagionalità degli ortaggi, pezzature che potrebbero essere comunque validi sostituti di derrate alimentari attualmente presenti nei menù.

Comune ed Ausl hanno ben evidenziato che la contrattazione su quantità e prezzi prescinde dal bando di gara in preparazione, essa sarà esclusivamente in capo ai soggetti che decideranno di partecipare alla procedura.

Per agevolare il rapporto tra le ditte di Piacenza e questi soggetti, la Camera di commercio assicurerà due passaggi. Entro venerdì 4 febbraio raccoglierà le stime sulle quantità, tipologie e formati degli alimenti disponibili sul territorio provinciale mentre entro il 28 febbraio raccoglierà delle schede sintetiche sulle aziende che danno la propria disponibilità a diventare fornitori  dei soggetti che decideranno di concorrere per l’assegnazione del servizio di fornitura dei pasti.

In questo modo verrà costruito un catalogo che diventerà a tutti gli effetti una vetrina  dei produttori del territorio.

Tra i presenti all’incontro Attilia Jesini di Confindustria, Sante Ludovico per il Consorzio Piacenza Alimentare, Roberta Marazzi ed Emilio Fioruzzi per la Valtrebbia acque

minerali, Carlo Annoni ed Aldo Zarini della cooperativa Dolceterra, Pietro Pasquali della Cooperativa 4P, Nadia Fogliazza per l’ARP, Alessandro Maffi e Ncioletta Corvi di Confcooperative, Antonio Grossetti del Consorzio Salumi DOP, Giacomo Sala Per Coldiretti e BioPiace e Elena Gherardi dell’Unione provinciale Agricoltori.
 

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