L’auto "rubata", si scontra a Piacenza, 36enne denunciato

Si era presentato dai carabinieri del suo paese per denunciare il furto dell’auto aziendale del fratello, prestata  in realtà ad un amico rimasto coinvolto in un incidente stradale a Piacenza. A finire nei guai con l’accusa di simulazione di reato un 36enne di Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia). L’uomo il 27 dicembre scorso aveva denunciato la scomparsa della Bmw intestata all’azienda del fratello: l’auto era stata però sequestrata dalla polizia municipale di Piacenza a seguito di un incidente stradale con un ciclomotore, il cui conducente era rimasto ferito. Il guidatore dell’auto nell’occasione si era dato alla fuga. Il 36enne convocato dai carabinieri, aveva inizialmente confermato la versione del furto.

Ma ulteriori controlli fra gli spostamenti del conducente (acquisiti attraverso le analisi dei tabulati telefonici) e i movimenti dell’auto (ricostruiti attraverso l’analisi dei movimenti registrati dal Telepass) hanno dato conferma ai carabinieri che le dichiarazioni del 36enne non reggevano. Convocato di nuovo in caserma, l’uomo ha così ammesso di aver prestato l’auto all’amico, precisando di non sapere nulla dell’incidente. Una circostanza sulla quale i carabinieri stanno eseguendo accertamenti: il sospetto è che la denuncia sia stata presentata proprio per coprire il conoscente. Quest’ultimo dovrà rispondere della fuga dopo l’incidente.