Nelle parrocchie va "in scena" il rapporto genitori-figli. Il progetto

Rapporto genitori-figli: al via negli oratori un progetto a sostegno delle famiglie targato “La Ricerca”: Mettiti nei miei panni, ci capiremo meglio. Dal 25 marzo incontri per imparare tecniche “sprigiona-emozioni”. Tre le parrocchie coinvolte

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Rapporto genitori-figli: al via negli oratori un progetto a sostegno delle famiglie targato “La Ricerca”: Mettiti nei miei panni, ci capiremo meglio. Dal 25 marzo incontri per imparare tecniche “sprigiona-emozioni”. Tre le parrocchie coinvolte

Come migliorare la relazione genitori-figli? Una domanda che si sta facendo sempre più pressante e diffusa. Una richiesta di aiuto che parte sia da madri e padri, sia dagli stessi figli, perché ormai sembra non riescano più a parlarsi con lo stesso linguaggio. Come trovare la giusta chiave del dialogo intergenerazionale? Tra servizi di consulenza familiare, scuole di genitorialità e convegni specialistici che vanno diffondendosi al riguardo, torna pressoché unanime  la condivisione di un assunto:   bisogna partire dall’ascolto reciproco. Niente di più logico, ma di sempre più complicata attuazione.  Perché allora non provare a mettersi gli uni nei panni degli altri?

Da questo stratagemma di immedesimazione, mutuato da tecniche di recitazione, prende spunto un nuovo progetto a sostegno delle famiglie, proposto da  “AOP” (Associazione Oratori Piacentini) e “La Ricerca Onlus”: si tratta di un ciclo di incontri formativi che da venerdì 25 marzo si irradieranno nei diversi quartieri della città attraverso la rete delle parrocchie.  I promotori puntano su strategie “sprigiona-emozioni” tipiche dello psicodramma, che aiutando ad esprimere meglio il proprio vissuto e i propri sentimenti, infrangono blocchi emotivi e comportamentali granitici che ostacolano la comunicazione. Nello specifico verrà utilizzata la metodologia del “Playback Theatre” insegnata dal dott. Daniele Bisagni, supervisore del progetto, durante il percorso formativo che si è svolto in tre serate all’associazione La Ricerca”.

Intitolato “Se cerchi, mi vedi”, il progetto è proposto ai giovani, tra gli 11 e i 19 anni, e ai loro adulti di riferimento: coinvolge innanzitutto educatori della pastorale giovanile e referenti per i gruppi adulti di ogni parrocchia,  fornendo loro informazioni sugli strumenti che favoriscono il dialogo intergenerazionale. In buona sostanza forma i formatori, invitandoli  a ragionare sulle rappresentazioni che giovani e adulti hanno gli uni verso gli altri, facendo sperimentare a loro in prima persona le tecniche “liberatorie” dello scambio delle parti, mettendoli così in condizione di poterle insegnare a loro volta ai nuclei familiari del quartiere di appartenenza.

L’idea di diffondere in rete le competenze comunicative fondate sulle metodologie attive (psicodramma, playback, role playing, simulate, laboratori), per monitorare i problemi intergenerazionali in presa diretta sul territorio, in collaborazione con quanti vi operano (in questo caso gli educatori degli oratori) è piaciuta anche in Regione: il progetto è infatti finanziato dall’Emilia Romagna. Tre le parrocchie coinvolte: Preziosissimo Sangue, Nostra Signora di Lourdes e San Vittore. 

Avviato dal novembre del 2010 con la presa di contatto e il coinvolgimento delle comunità parrocchiali, entra nel vivo a partire dalla fine di questa  settimana (s’inizia in Nostra Signora di Lourdes) con incontri formativi gestiti da due operatori de “La Ricerca” e da un referente dell’Associazione degli oratori nel corso dei quali dovranno  emergere i bisogni degli adolescenti e dei loro adulti di riferimento, su cui strutturare le differenti strategie di intervento, coinvolgendo giovani e adulti, in particolare i genitori, in attività formative e ludico-ricreative. “Queste metodologie – spiega l’educatore “La Ricerca”, Paolo Savinelli – mirano a sviluppare attivamente la spontaneità dei soggetti, favorendo la riscoperta e la valorizzazione della propria creatività. Tale approccio, la cui essenza consiste nell’esteriorizzazione rappresentativa dei vissuti personali, costituisce un mezzo privilegiato di espressione delle emozioni,  oltre che di rappresentazione e rielaborazione di situazioni conflittuali interpersonali. Le tecniche attive consentono lo sblocco di situazioni interiori cristallizzate e ripetitive, la soluzione di problemi e di situazioni di crisi, la ricerca e la scoperta di opzioni alternative rispettose di sé e dell’altro”.
Seguirà la messa in rete e condivisione della mappatura dei bisogni emersi nelle singole realtà con momenti di intreccio che favoriranno la conoscenza reciproca e un’integrazione delle risorse esistenti.

Calendario degli incontri:

A)Nostra Signora di Lourdes
– Venerdì 25 marzo dalle 20:45 alle 22:30
– Venerdì 1 aprile dalle 20:45 alle 22:30
– Venerdì 8 aprile dalle 19:45 alle 22:30

B) San Vittore (Besurica)
– Lunedì 4 aprile dalle 20:45 alle 22:30
– Lunedì 11 aprile dalle 20:45 alle 22:30
– Lunedì 2 maggio_Orario da definire.

C) Preziosissimo Sangue
– Mercoledì 4 maggio dalle 20:45 alle 22:30
– Mercoledì 11 maggio dalle 20:45 alle 22:30
– Mercoledì 18 maggio_Orario da definire
 

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