Ente camerale, dal 2012 niente soldi alle sagre

Giuseppe Parenti ha detto che le risorse dovranno essere distribuite diversamente rispetto al passato.

Seduta pomeridiana del Consiglio della Camera di commercio dedicata all’esame del programma strategico formulato dall’Amministrazione guidata da Giuseppe Parenti.
Clima disteso e condivisione unanime del metodo utilizzato dal Presidente, che ha chiesto a tutti i consiglieri di portare il proprio contributo ed ha poi dato spazio ai suggerimenti di ognuno in un documento di sintesi che comprende i numerosi ambiti di intervento dell’ente camerale.

Il programma prevede infatti di sviluppare una larga progettualità a partire dal discorso infrastrutturale per passare a quello della valorizzazione dei prodotti agroalimentari (con la conferma di iniziative quali il Premio Coppa d’Oro o il marchio Qualità Piacenza 100 Sapori e la previsione di progetti specifici dedicati alla  qualità e alla sicurezza alimentare). Tra i temi all’ordine del giorno sono saliti quello delle reti d’impresa (peraltro oggetto dell’intervento di Aldo Bonomi alla prossima Giornata dell’economia), quello delle imprese multifunzionali in agricoltura, soprattutto per meglio presidiare i territori di montagna ad ancora quello di nuove strutture consortili.

Il Presidente ha sottolineato che, in presenza di una progettualità più ampia, le risorse dovranno essere distribuite diversamente rispetto al passato. Nella nuova regolamentazione sulla concessione dei contributi occorrerrà inserire delle restrizioni, soprattutto per quelle manifestazioni che sono ormai consolidate. Già da quest’anno i contributi per sagre o fiere verranno ridimensionati, per essere annullati a partire dall’anno prossimo (fatte salve quelle previste in territori disagiati).

Nel programma c’è spazio anche per gli interventi a favore delle nuove imprese, per la valorizzazione del centro storico (sia Bruno Sacchelli che Alfredo Parietti ne hanno evidenziato l’urgenza), per l’autotrasporto (settore in seria difficoltà), per il turismo, per l’internazionalizzazione (per la quale occorre fare sistema soprattutto con le altre Camere di commercio). Dario Costantini ha chiesto di stimolare una presa di posizione anche nazionale sull’edilizia (i cui risultati sono ancora negativi), soprattutto con riferimento ai tempi di pagamento. Bruno Sivelli, Enrico Zangrandi, Luigi Sidoli hanno ribadito la necessità di intervenire a favore di confidi (con fondi per abbattimenti tassi, fondi rischi o a favore dell’aggregazione tra consorzi).

Marco dell’Otti, Maurizio Molinelli, Giovanni Struzzola e Domenico Toscani hanno rivolto segnali di apprezzamento nei confronti dei contenuti e della metodologia impiegata.
Miriam Bisagni ha ricordato l’importanza di inserire tra le priorità un Osservatorio sulla sicurezza alimentare, che possa informare i consumatori sui controlli eseguiti sugli alimenti, mentre Alberto Squeri ha ricordato che esiste un ambito importante in cui l’Ente deve intervenire che è quello della semplificazione per le imprese, campo nel quale anche la Camera di commercio ha delle competenze.

Altro elemento rimarcato da tutti i consiglieri, compreso Mario Spezia che aveva fatto giungere un proprio scritto sintetizzato in apertura da Parenti, è la necessaria verifica annuale dei risultati conseguiti, allo scopo di ricalibrare gli interventi ed apportare eventuali correttivi, se necessari. Il programma è stato votato ed approvato all’unanimità.
 

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