Cobas, a breve una sede anche a Piacenza

Ad annunciarlo è stato lo stesso delegato del sindacato Aldo Milani durante una conferenza stampa indetta questa mattina alla sede di Rifondazione Comunista. La scelta di aprire una sede anche nella nostra città è motivata dal successo ottenuto con la firma dell’accordo tra i lavoratori della Tnt e i rappresentanti della cooperativa Gesco.

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Anche a Piacenza aprirà una sede del sindacato Cobas. Ad annunciarlo è stato lo stesso delegato del sindacato Aldo Milani durante una conferenza stampa indetta questa mattina alla sede di Rifondazione Comunista.
 
La scelta di aprire una sede anche nella nostra città è motivata dal successo ottenuto con la firma dell’accordo tra i lavoratori della Tnt e i rappresentanti della cooperativa Gesco. In prima linea durante tutte le fasi dello sciopero, i Cobas sono riusciti ad ottenere 155 iscritti in meno di tre settimane.
 
Ma la firma dell’accordo di ieri, che conferma l’obbligo dell’azienda di applicare il contratto nazionale, non soddisfa pienamente i Cobas come ha precisato lo stesso Milani: “Abbiamo voluto firmare l’accordo perché è un traguardo importante per tutti i lavoratori che da giorni scioperavano fuori dai cancelli ma che di fatto non riconosce la nostra partecipazione come sindacato. Secondo l’accordo infatti gli unici sindacati riconosciuti all’interno dell’azienda saranno quelle confederati, cioè Cgil, Cisl e Uil. Solo per convocare un’assemblea con i lavoratori noi dovremo rivolgerci ad uno dei tre sindacati”.
 
“La prossima apertura di una sede a Piacenza permetterà di rivendicare i nostri diritti sindacali all’interno della fabbrica e di ampliare il nostro raggio d’azione nel settore della logistica – ha proseguito Milani – Tutto il settore vive una situazione drammatica, con un contratto nazionale del lavoro che, di fatto, permette ai padroni di fare tutto quello che vogliono. La più grande soddisfazione è stata comunque quella di aver fatto capire ai lavoratori la loro forza, la consapevolezza che con la protesta si possono ottenere i risultati”.
 
Tra i delegati che si occuperanno di gestire la nuova sede dei Cobas ci sarà anche Mohammed Arafat, uno dei facchini più attivi in questi giorni di protesta alla Tnt: “Dobbiamo diventare un esempio per tutti i lavoratori. I padroni hanno sempre fatto in modo di dividere la varie nazionalità all’interno del capannone, generando razzismo e cercando di far scontrare sempre di più tutti i lavoratori. In questi giorni ci siamo uniti e siamo diventati forti: abbiamo capito che solo rimanendo insieme possiamo ottenere i risultati”.

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