“Pene alternative per combattere il sovraffollamento nelle carceri” foto

A dirlo è l’onorevole piacentina Paola De Micheli che questa mattina ha fatto visita al carceri delle Novate di Piacenza.Incremento delle pene alternative e più lavoro all’interno delle carceri. Sono questi secondo l’onorevole piacentina Paola De Micheli i due aspetti principali sui quali concentrarsi per eliminare il sovraffollamento delle carceri.

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Incremento delle pene alternative e più lavoro all’interno delle carceri. Sono questi secondo l’onorevole piacentina Paola De Micheli i due aspetti principali sui quali concentrarsi per eliminare il sovraffollamento delle carceri.

La De Micheli ha fatto visita questa mattina alla casa circondariale delle Novate accompagnata dalla direttrice Caterina Zurlo e dal garante per i diritti delle persone private della libertà Alberto Gromi. “Ho trovato una situazione migliorata rispetto a due anni fa – ha commentato l’onorevole alla fine della visita – Il sovraffollamento è diminuito ma rimangono situazioni critiche in due settori molto importanti come quello dell’alta sicurezza e dei detenuti protetti. In questi settori l’emergenza è ancora alta visto che i carcerati non possono restare insieme”.

La capienza delle Novate è ora al massimo con 346 occupanti, di cui 17 donne. Problemi rimangono ancora nel numero di agenti delle polizia penitenziaria presenti: sono infatti 116 contro i 166 previsti. Aumentano le agenti di sesso femminile visto anche l’arrivo in questi giorni di quattro nuove ragazze provenienti dall’ultimo corso. Nuovi addetti arriveranno sicuramente nei prossimi mesi quando a Piacenza verrà inaugurato il distaccamento regionale dell’istituto psichiatrico.

Diverse le soluzioni proposte dalla De Micheli per migliorare la condizione nelle carceri: “Con la nuova finanziaria sono state confermati i fondi per la costruzioni di nuovi carceri ma sono diminuiti quelli per gli educatori e per la gestione. Non abbiamo bisogno di nuove carceri ma di una nuova giustizia. Bisogna concentrarsi principalmente su due fronti: lo sviluppo delle pene alternative e il lavoro nelle carceri. Il carcere deve essere un ruolo di riabilitazione per riuscire a reinserire i detenuti nella società. Recentemente sono andata a visitare le carceri di Padova e di Opera a Milano dove sono stati avviati progetti di lavoro per i detenuti: la percentuale di coloro che una volta usciti dal carcere ritornano a delinquere è passata dal 68%, media nazionale, a meno del 10%”.

Nonostante la situazione alla Novate sia migliorata, la casa circondariale ha comunque bisogno di diversi interventi di ristrutturazione. “C’è bisogno di intervenire soprattutto nei luoghi comuni come docce e corridoio – ha concluso la De Micheli – Il campo da calcio è stato invece ristrutturato grazie alla donazione di una coppia di sposi”.

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