“Una regione permeabile alla mafia”, il dibattito alla festa Pd

Una regione che non più è impermeabile alle infiltrazioni della criminalità organizzata perchè è decaduto un modello di presidio del territorio.

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Una regione che non più è impermeabile alle infiltrazioni della criminalità organizzata perchè è decaduto un modello di presidio del territorio. Una regione che per difendersi dall’aggressione mafiosa ha bisogno di più prevenzione e controllo, e di leggi adeguate in questo senso.

Si è parlato di mafia al nord durante il dibattito della seconda serata della festa democratica di Piacenza al Bastione di Porta Borghetto: insieme al consigliere regionale del Pd Marco Carini ne hanno dibattuto il deputato triestino ed ex sottosegretario Ettore Rosato e la scritrice Sara Di Antonio, autrice del libro “Mafia, le mani sul Nord”. 

E’ stata quest’ultima a delineare un quadro della situazione assai poco confortante: “L’Emilia Romagna è in stato di sofferenza rispetto all’attacco della criminalità, con in prima fila la ’ndrangheta. Prima era il grande mercato della coca a monopolizzare le attività illlecite, poi ad essere aggredito è stato l’intero tessuto economico ed alcune attività particolarmente esposte, come lo smaltimento dei rifiuti. Qualche tempo fa sarebbe stato più arduo per la criminalità insediarsi sul territorio, ma è mutato un modello e si è lacerato un tessuto di relazioni, per questo oggi siamo più deboli. Occorrono nuovi strumenti di contrasto e nuove forme di controllo che partano dal basso”. 

Marco Carini ha illustrato le azioni messe in campo dalla Regione per contrastare l’offensiva subdola della criminalità: “Dal marzo del 2009 sono stati attivati strumenti specifici e un’attenzione crescente da parte della giunta regionale, con sette delibere dedicate alla lotta e alla prevenzione e tre leggi regionali mirate”. Carini ha ricordato la proposta di sua paternità per l’insediamento nella nostra regione dell’agenzia operativa della Direzione nazionale antimafia. “Sono state votati negli ultimi mesi tre importanti provvedimenti legislativi che denotano la consapevolezza della Regione riguardo alle dimensioni assunte dal problema. E’ stato istituito un osservatorio adhoc, è stata approvata una nuova legge per la promozione della legalità nei cantieri e negli appalti pubblici e più recentemente un provvedimento che sostiene la prevenzione e l’azione delle polizie locali. Perchè il contrasto non può che iniziare dall’educazione a scuola, e dal livello degli enti locali”. 

Ettore Rosato ha ricordato come “la mafia al Nord sia insediata da 50 anni, ma oggi la sua presenza è più evidente e minacciosa perchè c’è la crisi”. “Oggi le imprese sane sono in difficoltà e quelle spurie si avvantaggiano dalla situazione di incertezza. Per combattere questi fenomeni, che non arrivano per caso ma soltanto se trovano un terreno fertile e connivenze, serve una nuova etica. Fondamentale è la lotta al riciclaggio con la tracciabilità dei movimenti finanziari, indispensabile è un rapporto proficuo e di collaborazione tra politica e magistratura”. 

Prosegue la festa di Piacenza Democratica ai Bastioni di porta Borghetto. Alle 21 si terrà il dibattito “Mafia: le mani sul nord”. Partecipano: Sara Di Antonio, scrittrice e giornalista, Ettore Rosato, deputato Pd, Marco Carini, consigliere regionale Pd. L’evento sarà trasmesso in diretta web da PiacenzaSera.it

 
Domani nuovo appuntamento alle 21 con la parlamentare piacentina del Pd Paola De Micheli, intervistata sui temi della manovra finanziaria da David Parenzo, redattore de La7.

Il programma della festa. 

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