Terremoto, sopralluogo dei tecnici regionali a Ottone

Nel pomeriggio di ieri un gruppo di tecnici incaricati dalla Regione Emilia Romagna ha compiuto un sopralluogo a Ottone per la verifica della staticità di alcuni edifici pubblici interessati dalle scosse di terremoto avvertite la settimana scorsa in Alta Valtrebbia

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Nel pomeriggio di ieri un gruppo di tecnici incaricati dalla Regione Emilia Romagna ha compiuto un sopralluogo a Ottone per la verifica della staticità di alcuni edifici pubblici interessati dalle scosse di terremoto avvertite la settimana scorsa in Alta Valtrebbia.
 
“Dalla verifica e’ emerso che nonostante le evidenti lesioni lasciate dal terremoto non vi sono pericoli per gli edifici e quindi per le persone. L’esito degli accertamenti mi ha rassicurato – commenta il Sindaco di Ottone Giovanni Piazza – ma le lesioni rimangono. La Chiesa parrocchiale di San Marziano che peraltro aveva già subito danni in passato sempre a seguito di fenomeni simili oggi riporta i segni evidenti delle scosse telluriche”.
“Credo quindi che sia comunque necessario – aggiunge il sindaco di Ottone – una volta ricevuti i verbali ufficiali del sopralluogo, fare delle valutazioni su eventuali interventi da farsi per evitare che la situazione che ad oggi appare priva di rischi possa peggiorare.
 
Come già riferito, dopo aver provveduto alla distribuzione nelle scuole di opuscoli informativi che trattano la gestione delle emergenze in caso di scosse telluriche, provvederemo di concerto con il coordinamento provinciale di protezione civile ad effettuare una specifica esercitazione che possa interessare tutta la popolazione al fine anche di dare tutte le doverose informazioni su una corretta gestione di eventuali emergenze”.

Pollastri e Cavalli: “La Regione metta a disposizione fondi per le chiese, gli edifici pubblici e le abitazioni lesionate”
“Intervenire presto per evitare che ai danni del terremoto si uniscano quelli delle nevicate invernali”, lo chiedono con un’interrogazione urgente in Regione Andrea Pollastri (PdL) e Stefano Cavalli (LN).
Giovedì 20 ottobre la terra ha tremato nel piacentino, in alta Valtrebbia, con epicentro in Comune di Ottone, tra il Capoluogo ed i paesi liguri di Santo stefano d’Aveto e Rezzoaglio.
A pochi mesi da un altro sisma che aveva interessato la stessa zona alle 8,10 di giovedì scorso si è registrata la prima scossa di magnitudo 4 della scala Richter a cui ne sono seguite una analoga un minuto dopo ed una di magnitudo 3 nel pomeriggio: lo sciame sismico si è comunque protratto fino alle 15,15, orario in cui è stata segnalata l’ultima scossa.
L’evento calamitoso ha ulteriormente aggravato la situazione delle chiese di San Marziano e di San Rocco in Ottone, che già avevano visto sorgere numerose crepe dopo il sisma della passata primavera: ora si teme per la stabilità degli edifici e la sicurezza dei fedeli.
Risultano lesionate anche la casa di riposo comunale, il Municipio, il centro di aggregazione giovanile di Orezzoli e alcune abitazioni private.
“Grazie al tempestivo interessamento del Sindaco – spiegano i Consiglieri piacentini – la Protezione Civile Regionale è stata allertata e proprio ieri ha compiuto un sopralluogo promettendo l’invio della modulistica necessaria per la stima ed il calcolo dei danni.”
Hanno anche sollecitato la Giunta di Viale Moro per sapere se intenda chiedere lo stato di calamità naturale e se si intenda mettere a disposizione risorse per intervenire sugli edifici pubblici, sulle chiese e sulle abitazioni private. “È necessario agire in fretta – hanno detto – di modo che la messa in sicurezza avvenga prima delle nevicate invernali, che, appesantendo i tetti, potrebbero compromettere ulteriormente la stabilità strutturale.”
“Ripristinare gli edifici pubblici – proseguono – è importante per garantire continuità ai servizi forniti ai cittadini di Ottone, soprattutto gli anziani della casa di riposo ed i giovani di Orezzoli.”
“Inoltre – chiosano – il paese dell’alta Valtrebbia è una meta turistica importante dell’Appennino piacentino: tutelare due monumenti di valore artistico come le due chiese è un aspetto importante non solo per la comunità Cristiana locale ma anche a beneficio dei tanti visitatori e villeggianti.”
 
 

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