Crollo delle richieste di mutui: a Piacenza -10 per cento nel 2011

La domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie di Piacenza nel 2011 appena concluso ha fatto registrare una contrazione pari a -10% rispetto al 2010 (dato ponderato sui giorni lavorativi), mentre a livello regionale si è rilevato un -18%

Più informazioni su

Crollo delle richieste di mutui: a Piacenza -10% nel 2011
 
Le evidenze dell’analisi del patrimonio informativo di EURISC – Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
 
Bologna, 18 gennaio 2012 – La domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie di Piacenza nel 2011 appena concluso ha fatto registrare una contrazione pari a -10% rispetto al 2010 (dato ponderato sui giorni lavorativi), mentre a livello regionale si è rilevato un -18%.
 
A livello nazionale le richieste di mutui sono calate invece del -19%, un dato appare particolarmente significativo se si considera che nei due anni precedenti il trend in Italia aveva avuto segno positivo (+1% nel 2010 rispetto al 2009; +7% nel 2009 rispetto al 2008):
 
DOMANDA DI MUTUI (numero di richieste) – a parità di giorni lavorativi
Andamento % anno su anno 2007-2011
 

 

Var. % 2011 su 2010

Var. % 2010 su 2009

Var. % 2009 su 2008

Var. % 2008 su 2007

Mutui

-19%

+1%

+7%

-4%

 
 
 

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

 
Analizzando la domanda di mutui ipotecari rispetto al 2007, emerge che il vero crollo è da ascriversi principalmente all’anno appena trascorso.
 
DOMANDA DI MUTUI (numero di richieste) – a parità di giorni lavorativi
Andamento cumulato % anno su anno 2007-2011 (base: 2007=100)

 

Var. % 2011 su 2010

Var. % 2011 su 2009

Var. % 2011 su 2008

Var. % 2011 su 2007

Mutui

-19%

-19%

-13%

-17%

 
 
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
 
 
“Il 2011 è stato un anno di evidente e generalizzato calo – commenta Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services di CRIF – come si evince anche dall’andamento mensile. L’unico dato positivo è stato registrato a febbraio, per il resto tutte le rilevazioni mensili hanno sempre mostrato dati negativi in costante accelerazione, fino a toccare un -46% in novembre, con la chiusura del mese di dicembre sulla stessa scia (-41%). Questa dinamica negativa è certamente influenzata dal fatto che nel 2011 sostituzioni e surroghe hanno cessato di essere significativamente praticate, mentre nel 2010 avevano invece sostenuto il mercato dei mutui dando la possibilità alle famiglie di rivedere e rinegoziare i piani di investimento e le condizioni del proprio prestito. Ma ciò non toglie che l’atteggiamento improntato alla prudenza messo in campo dalle famiglie, in questa fase caratterizzata da una pesante incertezza, non sembra essere stato scalfito nemmeno dallo stallo del mercato immobiliare e dalla conseguente stagnazione dei prezzi, che avrebbe potuto rendere appetibile l’acquisto di abitazioni anche come forma di investimento finanziario, ne’ dal mantenimento di bassi tassi di interesse rispetto al periodo pre crisi”.
 
Questo il quadro che emerge dall’analisi sull’andamento complessivo della domanda di mutui rilevata su EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie. 
 
Il grafico riepilogativo della domanda di mutui a partire dal 2008 suddiviso per trimestri rende ancora più evidente la dinamica in atto su scala nazionale.

 
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie 
 
L’analisi delle richieste di mutui a livello regionale conferma una contrazione generalizzata, nella quale l’Emilia-Romagna con un -18% si colloca in una posizione intermedia rispetto al panorama nazionale.
Entrando nel dettaglio delle dinamiche registrate nelle singole province, Bologna si colloca immediatamente alle spalle di Ravenna e Reggio Emilia, nelle quali il calo rilevato è stato ancora più marcato, rispettivamente con un -24% e un -23%.
Decisamente meno pesante, invece, è stata la diminuzione riscontrata a Rimini (-6%, una delle più basse in assoluto a livello nazionale), Piacenza (-10%) e Parma (-12%). 
 
BOLOGNA -21%
FERRARA -19%
FORLI’ -17%
MODENA -20%
PARMA -12%
PIACENZA -10%
RAVENNA -24%
REGGIO NELL’ EMILIA -23%
RIMINI -6%
 
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie 
 
Analizzando la distribuzione per fasce di durata, si conferma la crescita della quota parte di domanda di mutui nelle classi comprese tra i 20 e i 30 anni, anche se rimane la classe tra i 25 e i 30 anni quella maggiormente preferita. Relativamente alla distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell’importo, invece, continua la crescita della quota di domanda nelle fasce più basse. 
 
 “La tendenza a richiedere mutui con una durata più lunga e importi più contenuti rappresenta un ulteriore conferma della cautela che sta caratterizzando il comportamento delle famiglie  – aggiunge Lodi –. Del resto, a fronte di una domanda ancora negativamente influenzata da una elevata incertezza anche l’offerta di credito si è indebolita, condizionata anche da politiche di erogazione che negli ultimi anni sono state più caute e selettive. Dobbiamo però sottolineare come la situazione finanziaria delle famiglie italiane sia nel complesso ancora solida, in virtù di una ricchezza composta per la maggior parte da attività a basso rischio e, soprattutto, da un tasso di indebitamento ancora sotto controllo anche se in aumento. Proprio a causa della debolezza del reddito disponibile”. 
 
“Nel corso del 2011 la dinamica delle richieste di mutui da parte delle famiglie italiane è stata sicuramente influenzata, oltre che dalla riduzione significativa di sostituzioni e surroghe, anche dalla crescente attenzione rilevata negli ultimi anni verso la sostenibilità del debito – conclude Lodi – fortemente condizionato da un mercato del lavoro ancora sofferente, con un tasso di disoccupazione alto e una debole dinamica dei redditi”.
 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.