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Economix: il mondo nel 2025

Nel giro di 16 anni, la popolazione mondiale raggiungerà gli 8 miliardi. Oltre il 90% della crescita della popolazione mondiale avverrà nei paesi in via di sviluppo, lasciando all’Unione europea meno del 7% della popolazione.

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Le sfide del futuro: il mondo nel 2025

“Volgere lo sguardo contemporaneamente al passato e al futuro per cercare di capire come andare avanti nel presente rappresenta una grande sfida”, ha detto José Manuel Silva Rodriguez (http://ec.europa.eu/dgs/research/silva_en.html), capo della direzione generale della Ricerca (DG RTD) della Commissione europea. “Spostandoci verso un nuovo modello di sviluppo socioeconomico, dobbiamo tenere presenti i bisogni di otto miliardi [di persone] nel 2025. E credo che se vogliamo riuscirci, è necessario un notevole impegno.”

Con questa premessa il gruppo di esperti in materia di prospezione “The world in 2025”, vuole lanciare un messaggio molto chiaro: occorre una crescita sostenibile.

Secondo le stime del gruppo, entro il 2025 i centri di gravità, del benessere e della produzione industriale potrebbero spostarsi verso l’Asia, e gli Stati Uniti e l’Europa potrebbero perdere il loro vantaggio scientifico e tecnologico a favore dell’Asia. L’India e la Cina arriverebbero a produrre circa il 20% della ricerca e sviluppo (R&S) mondiale, vale a dire oltre il doppio di oggi.

Nel giro di 16 anni, la popolazione mondiale raggiungerà gli 8 miliardi. Oltre il 90% della crescita della popolazione mondiale avverrà nei paesi in via di sviluppo, lasciando all’Unione europea meno del 7% della popolazione.

L’aumento della popolazione potrebbe condurre ad una scarsità delle risorse naturali e un maggiore impatto sull’ambiente, secondo il gruppo di esperti. Questo potrebbe scatenare delle tensioni sociali e dei cambiamenti nei modelli di produzione e di consumo, e spostamenti nei modelli di produzione/consumo e delle risorse naturali.

Un esperto del gruppo, Joao Caraca della Fundacao Calouste Gulbenkian (http://www.gulbenkian.pt/) in Portogallo, ha detto che l’Europa ha bisogno di una “buona politica” per riuscire a mantenere la sua posizione tradizionalmente forte nello sviluppo di innovazione d’avanguardia che non sia semplicemente basata sull’applicazione di miglioramenti alla tecnologia esistente.

L’Europa potrà avere un ruolo molto importante in un quadro di sfide di questo tipo: avendo raccolto negli anni forti esperienze di governance partecipativa, potrà avere gli strumenti adatti per coinvolgere la società civile nella gestione di un passaggio molto delicato ma necessario, per il futuro del pianeta.

Si può scaricare la ricerca per intero “The World in 2025” al link: http://ec.europa.eu/research/social-sciences/pdf/the-world-in-2025-report_en.pdf

 

Andrea Lodi (economix@piacenzasera.it)

 

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