Terremoto, nessun danno a Piacenza. Nuove scosse in serata

Non si segnalano danni. Il centralino telefonico dei Vigili del Fuoco di Piacenza è stato subissato di telefonate nella prima mezzora, poi la situazione è tornata alla normalità. I pompieri hanno eseguito soltanto controlli di staticità in alcuni edifici di Piacenza e Fiorenzuola

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Aggiornamento ore 22 – Due nuove scosse di assestamento sono state registrate dai sismografi in serata nella zona interessata dal terremoto iniziato nella mattinata: una alle 20 e 14 con magnitudo 2.3 della scala Richter e la seconda alle 21,40 con magnitudo 2.5. L’epicentro sempre situato nella pianura reggiana.

Aggiornamento ore 19 – Nuova scossa d’assestamento attorno alle 18.43. La magnitudo è di 3,5 gradi della scala Richter con l’’epicentro a 30 chilometri di profondità nei dintorni delle zone dove per tutta la giornata si sono registrate piccole scosse dello sciame sismico.

Aggiornamento ore 15. Scossa d’assestamento attorno all’una e mezza, registrata dagli strumenti. La magnitudo è di 2,4 della scala Richter e l’epicentro è stato individuato a 27 chilometri di profondità. A Parma intanto, come annota ParmaSera.it, si sono registrati danni alla Reggia di Colorno. Secondo gli esperti lo sciame sismico potrabbe continuare per diverse ore ma con scosse via, via sempre più lievi.

Dieci secondi di paura, con vetri e tavoli che tremano, ma per fortuna nessuna conseguenza per le persone e le cose. Questa mattina i piacentini sono stati “scrollati” da una breve ma intensa scossa di terremoto alle 9 e 06: il sisma è stato avvertito un po’ in tutta la provincia, come ci scrivono gli amici di PiacenzaSera.it su Facebook, da Castelsangiovanni a Pontedellolio, Lugagnano, Carpaneto e naturalmente in città. 

Il terremoto ha investito tutto il Nord Italia e l’epicentro è stato individuato in pianura padana, in provincia di Reggio Emilia (tra Poviglio e Brescello) ad una profondità di 33,2 chilometri (leggi qui dal sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). L’intensità rilevata dagli strumenti è pari a 4,9 della scala Richter. Un’altra scossa più lieve (con magnitudo 2,3) si è verificata alle 9 e 24 e non è escluso che lo sciame sismico prosegua nelle prossime ore.

Una prima scossa 4.2 era stata registrata a 00:54 in provincia di Verona. Alle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile non risultano al momento danni a persone e cose. Il centralino telefonico dei Vigili del Fuoco di Piacenza è stato subissato di telefonate nella prima mezzora, poi la situazione è tornata alla normalità. I pompieri hanno eseguito soltanto controlli di staticità in alcuni edifici di Piacenza e Castellarquato. 

Leggi su www.parmasera.it le conseguenze del terremoto a Parma.

Sisma tra le Province di Reggio Emilia e Parma: nessun danno. Agenzia regionale di Protezione civile, Comuni e Vigili del Fuoco subito attivati per gli accertamenti. Al lavoro le squadre del Nucleo regionale di Valutazione
 
Bologna – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.9, con una profondità di 33 chilometri, si è verificata alle ore 9.06 di questa mattina tra le Provincie di Reggio Emilia e Parma, ma al momento non si segnalano danni. Secondo quanto accertato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, i Comuni più vicini all’epicentro sono Poviglio, Brescello e Castelnovo di Sotto nel reggiano. La scossa è stata avvertita distintamente in tutte le Province emiliane.
In base alle verifiche fatte immediatamente dall’Agenzia regionale Protezione Civile con le Prefetture, i Comuni colpiti, i comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, le Province, la scossa non ha provocato gravi danni  a persone o cose, ma solo molta paura. In via precauzionale si è deciso di evacuare alcune scuole, e le operazioni si sono svolte in modo ordinato. 
Sono già al lavoro, per i sopralluoghi nei comuni interessati, le squadre del Nucleo di Valutazione regionale composte da tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, del Servizio regionale Geologico e Sismico, e squadre del Servizio Tecnico dei Bacini degli Affluenti del Po, in supporto ai  tecnici dei Comuni interessati.

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