Asl della Regione, in arrivo 600 milioni. Lusenti “Utilizzati per pagare i fornitori”

Il Governo Monti ha sbloccato 600 milioni di euro per le Aziende Sanitarie della Regione Emilia Romagna grazie ai quali si prevede una riduzione dei tempi d’attesa per il pagamento dei fornitori di circa 90 giorni.

Ammontano a circa 600 milioni di euro le risorse che il Governo Monti ha sbloccato nel mese di dicembre a favore della Regione Emilia-Romagna, dopo una prima tranche di 125 milioni di euro trasferiti a novembre. Lo ha riferito oggi l’assessore regionale alle politiche per la salute Carlo Lusenti nel corso dell’audizione in Commissione congiunta sanità e bilancio sui tempi di pagamento da parte delle Aziende sanitarie.

“Si tratta di erogazioni straordinarie, a fronte di crediti che la Regione vantava nei confronti del Servizio sanitario nazionale – ha spiegato Lusenti – dalle quali ci attendiamo a partire dal mese di marzo una riduzione media dei tempi di pagamento dei fornitori di almeno 90 giorni.“ “La Regione Emilia-Romagna – ha aggiunto l’assessore – rivolge grandissima attenzione alle imprese che producono e vendono beni e servizi al Servizio sanitario regionale, specie a quelle piccole e medie che sono espressione del tessuto produttivo emiliano-romagnolo, ma il problema dei tempi di pagamento è un problema nazionale, strettamente legato alla tempistica dei flussi di cassa del Servizio sanitario nazionale. E’ insomma un ritardo che a nostra volta subiamo e che le attuali difficoltà della finanza pubblica non possono certo migliorare. Per questo la soluzione non può essere locale ma va presa a livello nazionale nell’ambito del confronto in corso sul Patto per la Salute”.

A fine novembre 2011 le Aziende sanitarie emiliano-romagnole pagavano i fornitori mediamente in 288 giorni per i beni economali e farmaceutici e in 262 per i servizi in appalto. Un primo miglioramento si è avuto a gennaio quando i tempi medi di pagamento sono scesi rispettivamente a 276 e 252. Ma il vero abbattimento dei tempi di attesa è previsto a partire dal mese di marzo quando si produrranno a cascata gli effetti dei nuovi trasferimenti.

Intervento di Andrea Pollastri, consigliere Pdl 

Per Andrea Polastri (Pdl) non c’è un risultato di miglioramento rispetto ai dati fornito dall’assessore nel 2010 (il consigliere, a questo proposito, aveva rivolto un’interrogazione alla Giunta da cui risultava che i tempi medi, per il 2010, erano di 250 giorni). Pollastri ha quindi invitato la Giunta ad attivarsi per accorciare i tempi di pagamento ai fornitori: “I ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni in generale e, nello specifico, da parte delle ASL costituiscono un problema per molte aziende, specie in un momento di crisi come questo in cui le commesse sono scarse e il bisogno di liquidità da parte delle aziende è notevole.”
 
“Il pagamento dei fornitori in Sanità – ha proseguito – è un meccanismo complesso che dipende dalle lentezze dei trasferimenti statali alle regioni e da queste ultime alle ASL. Gli anticipi di Stato e Regione han permesso di ridurre da 345 (nel 2007) a 250 i giorni di attesa ma l’obiettivo indicato dall’Unione Europea di 60 giorni è ancora molto distante. Bisogna muoversi in quel senso, ne va della serietà e dell’efficienza della pubblica amministrazione.”

Intervento di Marco Carini, consigliere regionale Pdl 

Tempi di pagamento Asl. Carini (Pd): “Piacenza al di sotto della media regionale, ma occorre rivisitare il sistema dei pagamenti”
 
Questa mattina durante la seduta congiunta delle commissioni “Bilancio, affari generali ed istituzionali” e “Politiche per la salute e politiche sociali”, l’Assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti ha riferito sui tempi con i quali le Asl pagano i fornitori. I tempi medi vanno dai 258 giorni per i servizi in appalto ai 278 giorni per i beni economali, numeri che migliorano nel caso di Piacenza, dove i giorni di attesa per servizi in appalto si riducono a 210, mentre per i beni economali a 240.
 
“Rispetto ai 293 giorni registrati a livello regionale nel 2011 – informa il consigliere piacentino del Pd Marco Carini, componente della commissione “Politiche per la salute” – la situazione è leggermente migliorata. Questo è stato possibile sopratutto grazie al Governo Monti, che a fine 2011 ha sbloccato 125 milioni di euro stanziati dalla Giunta Emilia-Romagna e che sono serviti a pagare i fornitori. Già dal prossimo mese, inoltre, ci sarà un nuovo miglioramento grazie alle risorse straordinarie provenienti dallo Stato pari a 389 milioni di euro.”
 
“Il problema dei ritardi nei pagamenti ai fornitori – sottolinea Carini – è comune a tutte le Regioni italiane (tempo medio di pagamento 305 giorni) ed è dovuto ai ritardi del flusso dei pagamenti provenienti dal Fondo nazionale. L’Emilia Romagna, nonostante nel 2011 avesse un credito verso lo Stato di 785 milioni di euro, è riuscita a fare meglio di altre regioni, ma la situazione va affrontata a livello strutturale. Anche nel caso di Piacenza, dove tuttavia i tempi di attesa sono più contenuti rispetto ad altre province emiliane”.
 
Per il consigliere regionale Pd “occorre ridisegnare il patto per la salute in modo da tenere conto di tutte le criticità introdotte dal Governo Berlusconi, e proprio su questo tema la Regione Emilia-Romagna intende portare una propria proposta alla Conferenza Stato Regioni.” “Oltre a questo – conclude Carini – occorre affrontare con coraggio una nuova stagione nelle politiche di bilancio, che ci consenta di rivisitare il sistema regionale dei pagamenti ai fornitori di beni e servizi.”
 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.