Diario argentino: con le Madres di Plaza de Mayo foto

Lo avevo promesso a me stesso che al ritorno del lungo viaggio in Argentina avrei seguito la manifestatazio dell’associazione Madres de Plaza de Mayo, che si tiene ogni giovedi, sempre nella Plaza de Mayo

Si trova in Argentina la comitiva da Piacenza della staffetta dell’Amicizia guidata da Pino Spaggi, ecco la nuova puntata con le foto e le impressioni da Cordoba di Prospero Cravedi (leggi le altre puntate).

Buenos Aires 2 febbraio
 
Lo avevo promesso a me stesso che al ritorno del lungo viaggio in Argentina avrei seguito la manifestazione dell’associazione Madres de Plaza de Mayo, che si tiene ogni giovedi, sempre nella centralissima piazza, a soli cento metri dalla Casa Rosada. Una battaglia per la verità e per la democrazia, iniziata nel 1977 da quando le bande della destra iniziarono a torturare e a uccidere, e a far scomparire i militanti dell’opposizione.

Si parla di decine di migliaia di scomparsi, si parla di un lago vicino a Cordoba diventato cimitero lacustre, di persone lanciate sul Rio della Plata dagli aerei militari, tutto questo denunciato da Rodolfo Walsh, in quegli anni, in una lettera aperta alla giunta militare che diceva come questi fatti che scuotono il mondo civile, non fossero niente in confronto all’atrocità che punisce milioni di essere umani con la miseria programmata.

Dopo questa lettera, datata 27 marzo 1972, diffusa in diverse copie, Walsh scomparse e non si seppe più nulla. Da quel giorno nacque una storia, molte madri e padri uscirono per cercare i loro figli, uscirono dalle case, uscirono dal loro abituale tran tran, affrontarono la polizia, cercarono negli ospedali, cominciarono ad incontrarsi, a riconoscersi, ed essere insieme. Ad un certo punto, dopo che a loro fu negata la verità, una delle donne disse basta e decisero di trovarsi tutti i sabati in Plaza de Mayo, la prima volta erano in 17 , e dato lo stato di assedio esistente che proibiva qualsiasi riunione di piu’ di tre persone, cominciarano a girare attorno al monumento al centro della piazza.

E’ proprio in quella piazza che ho passato alcune ore con molte di queste donne che ogni giovedi si ritrovano in questo luogo diventato istituzionale per testimoniare con la loro presenza di non avere dimenticato. Sono arrivate con il loro banchetto esponedo bandiere, magliette, libri, fotografie… Tanta gente, anche molti turisti incuriositi: hanno voluto sapere da dove arrivavo, contente quando le ho detto che ero Italiano, hanno cercato lungamente di spiegarmi la loro storia, alla fine ho comperato il libro della loro lotta. Poi e’arrivata Antonia Luna, penso una leader storica accolta come un diva ,da una folla di militanti, tanti i fotografi e cameramen presenti, poi e’ comincato il girotondo, attorno al monumento come un volta, piastrellato con tanti fazzoletti bianchi simbolo di questa donne coraggio, alcune militanti hanno fatto brevi discorsi, alcuni musicisti hanno suonato e cantato, tutto questo ad un centinaio di metri dalla Casa Rosada sede della presidenza.

Le finestre erano aperte, avrà sentito… forse ha sentito le urla e le grida di circa duecento venditori di strada che protestavano rumorosamente a cinqunta metri piu avanti, dopo avere bloccato il traffico della piazza, protestavono contro una legge che proibisce la vendita in strada… tutto questo in poche ore in questa piazza che ha fatto la storia dell’Argentina. Questo immenso paese che stiamo per lasciare dopo avere percorso circa seimila km. I commenti li faremo al ritorno.

Prima di partire abbiamo incontrato Patricia Pavesi figlia del famoso Attilio campione olimpionico di ciclismo che visse in Argentina per tanti anni, mori’l’anno scorso a 101 anni. Patricia accompagnata dalla figlia, ha ricevuto una targa ricordo della provinia di Piacenza dalle mani di Giorgio Bonzanini, che dopo il ritorno forzato in Italia di Pino Spiaggi, ha guidato il 

gruppo piacentino. Ora non ci tocca altro chr lasciare la calda Argentina per la freddda Italia, sara’ come prima?
 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.