Infiltrazioni negli appalti pubblici, siglato il protocollo antimafia

Nel pomeriggio l’amministrazione comunale e la Prefettura di Piacenza firmeranno il Protocollo d’intesa per la promozione della legalità in relazione al contrasto alle mafie. L’iniziativa arriva alla vigilia della Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, che si celebra mercoledì 21 marzo.

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Maggiore controllo su appalti e subappalti pubblici per evitare possibili infiltrazioni mafiose. Nel pomeriggio l’amministrazione comunale e la Prefettura di Piacenza firmeranno il Protocollo d’intesa per la promozione della legalità in relazione al contrasto alle mafie. L’iniziativa arriva alla vigilia della Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, che si celebra mercoledì 21 marzo, era stata sollecitata a palazzo Mercanti da Giulia Piroli e in Regione da Marco Carini. 

Il protocollo è una diretta conseguenza di norme di legge che esistono già in materia di lotta alla mafia negli appalti pubblici. La novità principale risiede nell’abbassamento della cifra dalla quale sarà possibili far partire i controlli: se la legge prevede che la cifra minima da cui si possono fa partire i controlli è di 5 milioni di euro per i lavori e di 200mila euro per le forniture e servizi, con il nuovo protocollo la cifra sui lavori si abbassa a 250mila euro mentre rimane invariata quella su forniture e servizi. Maggiore controllo anche sui servizi “sensibili”, come trasporto rifiuti e prodotti di scarico, dove le aziende vincitrici saranno obbligate a comunicare ogni due mesi alla Prefettura tutte le informazioni relative alle ditte coinvolte nei lavori.

Il protocollo regolamenterà in modo particolare i subappalti, da sempre maggiormente esposti al rischio di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. Oltre all’avvio dei controlli antimafia ai subappalti a partire da 50mila euro, le aziende che hanno già partecipato alle gare di appalto non potranno partecipare al successivo subappalto. Rimane l’obbligo per le aziende vincitrici dell’appalto di comunicare alla Prefettura tutte le informazioni sulle ditte che parteciperanno al subappalto. “Il recente sequestro da parte della Guardia di Finanza dell’immobile in piazza Marconi è solo l’ultimo campanello d’allarme di un problema che riguarda tutto il nostro territorio – ha spiegato l’assessore al bilancio Luigi Gazzola durante la conferenza stampa di presentazione del Protocollo – La provincia di Piacenza non è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata e perciò il Comune deve dotarsi degli strumenti necessari per proteggere gli appalti pubblici”.

Domani, mercoledì 21 marzo, l’assessore al Futuro Giovanni Castagnetti, pranzerà con gli alunni e gli insegnati della scuola elementare di Sant’Antonio. Il pranzo sarà a base di pasta biologica “Libera Terra”, prodotta nei territori sequestrati alle organizzazioni criminali. L’iniziativa avrà luogo in tutte le scuole piacentine in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia. 

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