“Lontano dalla sua vittima”. 50enne nei guai per stalking

Centinaia di sms ogni mese, appostamenti, pedinamenti e continue minacce e intimidazioni. Sono i contorni della vicenda di stalking che ha coinvolto una 40enne piacentina. Nei confronti del suo persecutore è stata emessa una misura cautelare: dovrà stare ad almeno 200 metri da lei. L’appello: "Denunciare queste situazioni alle forze dell’ordine"

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Centinaia di sms ogni mese, appostamenti, pedinamenti e continue minacce e intimidazioni. Sono i contorni della vicenda di stalking che ha coinvolto una 40enne piacentina. Una situazione diventata in breve tempo insostenibile che ha spinto la vittima a rivogersi alla polizia.

Tutto è iniziato nelle scorse settimane, quando la donna ha iniziato a subire le morbose attenzioni da parte di un 50enne residente in Valdarda con il quale in passato aveva avuto una relazione; l’uomo era ritornato alla carica cercando in tutti i modi di convincerla a lasciare il marito per ritornare con lui. Ben presto la situazione era degenerata: il 50enne, non rassegnandosi al rifiuto della donna, aveva iniziato a perseguitarla in tutti i modi: sms a qualunque ora del giorno e della notte fino a superare i 500 al mese, pedinamenti, continue intimidazioni a lei ed ai familiari anche attraverso il social network facebook: “Diffonderò tue foto compromettenti” – la minacciava ripetutamente.

Una situazione che aveva segnato profondamente la vittima, con gravi ripercussioni sul suo stato psico – fisico. Dopo aver cercato in un primo tempo di risolvere la questione con l’aiuto dei familiari, tentativo che aveva portato lo stalker ad intensificare le sue minacce, la 40enne si è rivolta alla polizia raccontando quanto le stava accadendo.

In breve tempo sono partiti tutti gli accertamenti condotti dagli uomini della squadra mobile: una perquisizione nell’abitazione del 50enne ha portato al sequestro di un personal computer e di un telefono cellulare nei quali sono state trovate numerose foto della donna. Sulla base degli elementi raccolti, nei suoi confronti è stata emessa una misura cautelare: dovrà rimanere ad almeno 200 metri dalla sua vittima e non potrà avvicinarsi alla sua abitazione né al luogo di lavoro. Gli è stato inoltre proibito di contattare in qualunque modo lei o suoi familiari. Misura che se dovesse essere infranta potrebbe costargli l’arresto.

Una vicenda di stalking che non può che richiamare alla mente il tragico caso di Esmeralda, brutalmente assassinata dall’uomo che la perseguitava: “E’ fondamentale – ha sottolineato il dirigente delle volanti Filippo Sordi Arcelli –  che le vittime di queste tipologie di reato denuncino la situazione e si rapportino con le forze dell’ordine che insieme all’autorità giudiziaria possono dare una pronta risposta attraverso l’emanazione delle misure previste dal nostro ordinamento”.

“Solamente portando alla conoscenza queste situazioni si può prevenire il verificarsi di fatti tragici – ha aggiunto -. L’intervento delle forze dell’ordine è proprio finalizzato ad impedire che lo stalker prosegua nel suo intento. Per questo è importante che si crei un rapporto di fiducia e che la vittima segua tutte le indicazioni che le vengono fornite, prima fra tutte quella di interrompere completamente qualunque tipo di rapporto ed evitare ogni contatto con il persecutore”. L’intervista a Filippo Sordi Arcelli

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