Spazio 4 e Giardini Sonori, divieto alcolici inapplicabile

Gli alcolici a Spazio 4 e Giardini Sonori continueranno ad essere venduti. A dispetto della mozione approvato lo scorso lunedì in consiglio comunale che prevedeva il divieto di servire alcolici negli spazi di aggregazione comunali, questa mattina il sindaco Roberto Reggi ha annunciato l’inapplicabilità del divieto.

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Gli alcolici a Spazio 4 e Giardini Sonori continueranno ad essere venduti. A dispetto della mozione approvata lo scorso lunedì in consiglio comunale che prevedeva il divieto di servire alcolici negli spazi di aggregazione comunali, questa mattina il sindaco Roberto Reggi ha annunciato l’inapplicabilità del divieto. “Siamo di fronte ad un atto che non abbiamo modo di applicare – si legge questa mattina su Libertà – la gestione dei centri giovanili e degli spazi del Comune è stata affidata tramite una gara di appalto, nel cui bando questo criterio non era contemplato e che quindi non possiamo cambiare in corsa”.

“L’amministrazione – prosegue Reggi – non abbassere comunque la guardia nella lotta all’abuso di alcool e di altre sostanze. In particolare, a Spazio 4 e negli altri luoghi di nostra competenza ci concentreremo sul consumo consapevole di bevande alcoliche, che ricordo non vengono fornite ai minorenni”.


La protesta di Arci e 29110 Factory

Intervento di Arci e 29100 Factory contro la decisione, approvata a maggioranza dal consiglio comunale, di bandire la somministrazione di alcol nelle strutture comunali riservate ai giovani.  

Nella giornata di lunedì attraverso una mozione presentata dalla Consigliera Calciati (Partito Democratico), il Consiglio Comunale del Comune di Piacenza ha approvato, a maggioranza, la proposta che prevede il divieto di somministrazione di bevande alcoliche durante l’attività e le iniziative organizzate all’interno dei centri di aggregazione e spazi giovanili comunali, quindi – è da ritenersi – sia nella gestione ordinaria, sia durante manifestazioni temporanee ad esse connesse, come ad esempio le numerose attività estive, ma non solo, organizzate a Spazio4 e a Giardini Sonori.

 
Consideriamo questa mozione un pesantissimo passo indietro rispetto alle politiche che da anni coinvolgono la maggior parte dei centri aggregativi giovanili presenti sul territorio nazionale ed europeo che credono nel divertimento intelligente e nel monitoraggio di eventuali fenomeni di devianza.
Il Consiglio Comunale nell’erigersi quale “punto di riferimento”, e quindi promotore del “buon esempio”, crede che la “soluzione” passi attraverso la proibizione dell’utilizzo dell’alcool e non al suo monitoraggio, rinunciando quindi all’idea che all’interno delle sue stesse mura questo possa avvenire. Il Consiglio Comunale ha quindi preferito “eradicare il problema”, ammesso che in questi anni di problemi ce ne siano stati. Non ci ricordiamo, infatti, di episodi riconducibili ad un cattivo utilizzo dell’alcool all’interno dei centri aggregativi cittadini, mentre tutti i giorni leggiamo di episodi al limite, per non oltre, all’interno ed all’esterno di locali pubblici o comunque per le vie cittadine.
 
Le domande quindi sorgono spontanee, come direbbe un vecchio adagio televisivo.
Da dove nasce realmente questa istanza? Siamo sicuri che all’interno dei centri aggregativi (cito il virgolettato di Libertà) sia promossa la “dilagante cultura dello sballo”?
E se cosi fosse in quali casi concreti questo è stato comprovato?
E’ stato portato avanti uno studio in questo senso?
Sono stati interpellati esperti e/o gestori di realtà similari presenti in larga quantità sul territorio nazionale?
Quali sono queste gravi situazioni tali da giustificare una modifica locale della normativa nazionale vigente?
Ma soprattutto, davvero il Comune pensa di poterci far credere che il “buon esempio” lo si dà solo vietando?
In questi anni sia a Spazio4 che a Giardini Sonori abbiamo promosso insieme a tanti altri soggetti associativi del territorio diverse attività anche attraverso la somministrazione temporanea di bevande, alcoliche e non, come forma di autofinanziamento.
E’ evidente che questa mozione inficerà gravemente il proseguimento del nostro lavoro e ne determinerà le scelte future. I piani di autofinanziamento pensati alcuni mesi fa – ad esempio prima del bando per l’assegnazione di Spazio4 – in modo da non gravare economicamente sull’amministrazione comunale, vengono oggi meno.
Un’amministrazione comunale che per prima ci ha più volte invitato ad agire in autonomia attuando strategie diversificate che potessero sostenere determinate attività!
Su questi presupposti, si basa il Tendenze Festival, ora in grave pericolo di cancellazione, i concerti estivi di Spazio4, il mercatino A/MANO e tante, tantissime altre iniziative.
 
Ci piacerebbe avere il parere di chi, in questi anni, ha partecipato alle nostre attività (ci domandiamo a tal proposito se chi ha proposto o comunque votato la mozione sia mai stato presente ad alcuna delle attività promotrici di “dilagante cultura dello sballo”), di chi ha potuto constatarne la bontà dei contenuti, di chi crede che il proibire ed il vietare in prima istanza siano concetti abbondantemente superati, di chi pensa che un Comune accorto in questo senso non stia dando il buon esempio, ma perda l’ennesima occasione di confronto con il “mondo reale”.
 
Chiediamo a questa Amministrazione di fare un passo indietro e ci auguriamo che la prossima possa prendere le distanze da una decisione che riteniamo insensata e senza un reale fondamento teorico e pratico.
 
Alessandro Fornasari, Presidente provinciale Arci
Nicola Curtarelli, Giardini Sonori

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