Alla Cavallerizza A/Mano, il mercatino hand made

È uno spazio riservato ai piccoli artigiani che possono farsi conoscere al pubblico ma anche incontrarsi tra loro e scambiarsi idee. La proposta di organizzare un evento come questo è venuta dal basso, dagli artigiani stessi, e il Comune ha accolto la richiesta fornendo un luogo in cui allestire la manifestazione

Oggi alla Cavallerizza si terrà la seconda edizione di “A/Mano” il primo mercatino di Piacenza dedicato alle autoproduzioni.

È uno spazio riservato ai piccoli artigiani che possono farsi conoscere al pubblico ma anche incontrarsi tra loro e scambiarsi idee. La proposta di organizzare un evento come questo è venuta dal basso, dagli artigiani stessi, e il Comune ha accolto la richiesta fornendo un luogo in cui allestire la manifestazione.

“A/Mano è organizzata da A/Mano, ed è totalmente autofinanziata, ma è affiancata da due realtà: 29100, che da un sostegno organizzativo, e dal comune di Piacenza, che da un sostegno logistico” ha spiegato Nicola Curtarelli di 29100 Factory.

Visto il successo dell’edizione invernale si è pensato di allargare la seconda edizione che ospiterà 45 espositori provenienti non solo da Piacenza ma da tutto il nord Italia. “A/Mano è già stato invitato fuori Piacenza” ha proseguito Curtarelli ”Nonostante sia nato in modo naif ci sta dando diverse soddisfazioni”

Anche Giovanni Castagnetti, assessore al futuro, è soddisfatto del progetto che da la possibilità a diversi giovani piacentini di trovare un posto in cui esporre le loro creazioni. Il progetto si inserisce a pieno titolo nella politica portata avanti da Castagnetti che, come afferma lo stesso assessore, vuole “mettere al centro i giovani creando delle opportunità per fare in modo che loro interagiscano con l’amministrazione. Questo è un atto concreto di sussidiarietà”

Ad A/Mano però non ci saranno solo i banchetti dei piccoli artigiani ma anche musica, cibo e produzioni grafiche. “Sabato si esibiranno i Mia Tral via” ha spiegato Curtarelli “ Un gruppo mantovano che suona con strumenti autoprodotti. In un contesto come A/Mano ci sembrava carino far suonare un gruppo di questo tipo”.

La speranza è quella di un buon riscontro di pubblico in modo da poter riproporre l’evento anche in futuro.

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