Fellegara si dimette per entrare nel collegio sindacale di Iren. Polemico il Pdl foto

L’assessore comunale allo Sviluppo Economico Anna Maria Fellegara si dimette dalla giunta del Comune di Piacenza. Fellegara si candida a far parte del collegio dei sindaci di Iren, la multiutility nata dalla fusione di Enìa e Iride

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L’assessore comunale allo Sviluppo Economico Anna Maria Fellegara si è dimessa dalla giunta del Comune di Piacenza. Le motivazioni della decisione, che arriva a meno di un mese dalle elezioni amministrative, sono state illustrate in una conferenza stampa in municipio.

Fellegara si candida a far parte del collegio dei sindaci di Iren, la multiutility nata dalla fusione di Enìa e Iride, che serve i territori di Torino, Genova, Piacenza, Parma e Reggio Emilia, carica incompatibile con quella di assessore comunale. Formalmente assumerà la nuova carica a maggio, quando la lista dei revisori sarà votata dall’assemblea degli azionisti dell’azienda.

“Ringrazio di cuore Anna Maria per quanto fatto in questi anni a favore della comunità piacentina – ha salutato, consegnandole un mazzo di fiori, l’ormai ex assessore il sindaco Roberto Reggi – opera che continuerà con il nuovo incarico che si appresta a ricoprire; è stata per me una collaboratrice eccezionale, voglio in particolare ricordare il grande lavoro da lei svolto sui laboratori di ricerca, nello sviluppo della nostra università, senza contare il contributo per portare Eataly a Piacenza e il “governo” di una macchina complicata come quella del Festival del Diritto. Penso che tutta la comunità piacentina le debba un ringraziamento”.

“Oggi sicuramente sento di aver perso qualcosa – ha spiegato il suo stato d’animo Fellegara –  Far parte di questa amministrazione e poter servire la comunità piacentina è stato un onore, e un’esperienza che consiglio a tutti di fare. Posso dire di essere molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto in questi anni, soprattutto per il coordinamento che si è instaurato tra il tema dello sviluppo e l’università.  Gli atenei universitari in città, il collegio Morigi, il Tecnopolo sono conquiste che vanno riconservate ogni giorno, conciliando l’eccellenza della ricerca con la vivibilità della città. Obiettivo fondamentale è riuscire a tenere insieme tutti gli elementi, anche diversi tra loro, per il bene della comunità”.

Fellegara lascia il ruolo di amministratore pubblico dopo dieci anni nelle giunte di Roberto Reggi. Dal 2002 al 2007 è stata anche vicesindaco di Piacenza. Un’esperienza politica che l’ex assessore ha confessato aver pensato di poter continuare, presentando la sua candidatura a sindaco per le imminenti amministrative: “E’ stata una riflessione molto dura – ha spiegato – ma alla fine ha prevalso il mio legame con l’università, con la ricerca e gli studenti, per me una linfa vitale che non potevo permettermi di perdere”.

Il Pdl polemico: “Cattivo gusto abbandonare la giunta”

“Certo è che l’ex Assessore Fellegara ha imparato molto di più dalla sua delega alle Società partecipate del Comune che non da quella allo Sviluppo Economico. Se infatti in quest’ultimo campo non risulta essersi prodigata più di tanto per il bene di Piacenza, pare invece avere lavorato bene sulle società partecipate, tanto da ottenere posto su una lucrosa poltrona di una di esse”.

Non manca il commento alle dimissioni dell’Assessore Fellegara, in vista della sua nomina nel collegio dei sindaci della società Iren, da parte dei candidati del Popolo della Libertà Marco Civardi, Carlo Mazzoni e Tommaso Foti, che proseguono: “Evidentemente la paura fa 90. Queste dimissioni sono il sintomo del clima da “si salvi chi può” che alberga nella coalizione di sinistra. In vista di una possibile sconfitta alle prossime elezioni, si pensa evidentemente a salvare il fondo schiena di qualcuno, accaparrandosi le poltrone libere”.

“Al di là delle capacità professionali della Dott.ssa Fellegara – concludono gli esponenti del PDL – ci pare davvero di cattivo gusto la decisione di abbandonare Giunta e deleghe in zona Cesarini senza aspettare il rinnovo dell’Ente: segno evidente della poca fiducia che si comincia a nutrire nei confronti del candidato porta (o ammaina)bandiera”.
I migliori saluti.

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