“Dobbiamo pensare solo al campo”. Dopo gli ulteriori tre punti di penalizzazione arrivati in settimana, il Piacenza cerca di non pensare ai guai societari e prepararsi al meglio alla difficile trasferta di domani contro la Triestina (calcio d’inizio posticipato di 15 minuti e fissato alle ore 15.15). Un partita da non sbagliare per cercare di rimanere attaccati al carro dei playout e, se possibile, guadagnare qualche posizione in classifica.
“Sapevamo che i punti di penalizzazione dovevano arrivare – ha commentato mister Monaco durante la consueta conferenza stampa prepartita – ma ora le parole servono a poco. Dobbiamo pensare solo alla Triestina e cercare di fare il massimo. Sono fiducioso, i ragazzi stanno bene, e ormai siamo abituati ad isolarci da tutto il resto”. La Triestina si trova ora a 35 punti, a sette lunghezze di distanza dai biancorossi. “Sarà un partita difficile – prosegue Monaco – loro stanno un po’ meglio di noi ma comunque non sono ancora salvi. Sono una squadra esperta e furba, che non dobbiamo fare entrare in area. Da parte nostra dovremo tenere i ritmi alti e cercare di fare gol appena capitano le occasioni. Nulla è compromesso ma non possiamo più sbagliare”.
Capitolo formazione. Monaco dovrà fare i conti con una situazione d’emergenza in attacco: Giovio infatti non recupererà dalla botta subita nello scorsa partita e Gavilan è stato fermato in settimana da uno stiramento. Davanti quindi spazio alla coppia Rodriguez e Bombagi. Unica nota positiva il ritorno a disposizione di Ruggeri. Ecco il probabile undici che partirà dal primo minuto: Ivanov, Marchi, Bini, Giorgi, Ruggeri, Piccinni, Pani, Lisi, Volpe, Rodriguez, Bombagi.
Calcioscommesse. Al termine della conferenza stampa Monaco ha voluto commentare anche le recenti rilevazioni sullo scandalo calcioscommesse. “Se le accuse saranno confermato è giusto che chi ha sbagliato paghi. Noi siamo dei privilegiati: soprattutto ad alti livelli siamo pagati profumatamente, e quindi se si sbaglia è giusto pagarne le conseguenze. Tutte queste vicende fanno male al calcio, sia a chi lo pratica e sia che ne è appassionato. La cosa peggiore è tradire la passione dei tifosi”.