Alberi monumentali, inaugurata mostra a Fiorenzuola

E’ stata inaugurata dall’assessore all’Ambiente Sara Felloni, da Marina Tagliaferri, funzionario dell’ufficio Ambiente del Comune di Fiorenzuola, e dal fotografo fiorenzuolano Roberto Bertoni la mostra "Giganti protetti. Gli alberi monumentali in Emilia-Romagna", in esposizione per tre settimane al primo piano del Municipio di Fiorenzuola. 

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E’ stata inaugurata dall’assessore all’Ambiente Sara Felloni, da Marina Tagliaferri, funzionario dell’ufficio Ambiente del Comune di Fiorenzuola, e dal fotografo fiorenzuolano Roberto Bertoni la mostra “Giganti protetti. Gli alberi monumentali in Emilia-Romagna”, in esposizione per tre settimane al primo piano del Municipio di Fiorenzuola. La mostra è l’esito del concorso fotografico omonimo organizzato agli inizi del 2002 dalla Regione Emilia-Romagna – Assessorato all’agricoltura, ambiente e sviluppo sostenibile e dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna  per promuovere e valorizzare il consistente patrimonio di alberi secolari presenti in regione, veri e propri “monumenti” che si evidenziano per il loro interesse naturalistico e culturale. La mostra presenta le 12 fotografie vincitrici (compresa quella di Roberto Bertoni, che si è aggiudicato il primo posto per le province di Parma e Piacenza) e una selezione di 60 immagini tra le oltre mille pervenute alla segreteria del concorso. Le foto hanno per soggetto alcuni tra i 600 alberi monumentali tutelati dalla Regione Emilia-Romagna sulla base della legge 2/1977 e di un censimento compiuto tra gli anni Ottanta e Novanta. 
“L’obiettivo della mostra – ha osservato l’assessore Felloni – è quello di raccontare, attraverso le immagini, gli alberi del nostro territorio. Ma la mostra vuole anche rappresentare un momento di riflessione sugli alberi sottoposti a tutela, autentico patrimonio della nostra regione. Le immagini sono davvero spettacolari e offrono ai visitatori gli spunti per conoscere questi “giganti”, apprezzarne fino in fondo il loro valore inteso come risorsa biologica, ambientale e culturale”. 
 

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