Centro per anziani a rischio chiusura alla Madonna della Bomba. “Dosi intervenga” foto

A rischio chiusura il centro di socializzazione per anziani della Madonna della Bomba. A dare l’annuncio la figlia di una delle utenti del centro, Maria Grazia Barbieri, che ha cercato di incontrare il neo sindaco Paolo Dosi per sottoporre il problema. 

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A rischio chiusura il centro di socializzazione per anziani della Madonna della Bomba. A dare l’annuncio la figlia di una delle utenti del centro, Maria Grazia Barbieri, che ha cercato di incontrare il neo sindaco Paolo Dosi per sottoporre il problema. “L’annuncio della chiusura è stato dato da don Bosini – spiega la signora Barbieri – ed è stata motivata dalla mancanza di fondi necessari per far proseguire l’attività. Vorrei chiedere al sindaco Dosi di adoperarsi per mantenere questo servizio, in attesa dell’erogazione dei contributi”. 

Il sindaco Dosi da parte sua ha assicurato che si metterà subito al lavoro per cercare una soluzione. 

“Il centro è chiuso, chiuderà da domani. Che fossimo in difficoltà è cosa nota: è una situazione che si protrare da due o tre anni, e purtroppo non è più sostenibile economicamente per l’istituto della Madonna della Bomba – spiega don Giorgio Bosini – amministratore delegato dell’istituto -. Mantenere un centro come questo, che è un bel servizio, ha dei costi alti: l’attività di animazione (gestita dalla cooperativa Aurora), l’aria condizionata d’estate, il riscaldamento d’inverno. Di sicuro era molto apprezzato dagli anziani (circa 80 gli utenti che vi si recavano tutti i giorni della settimana, ad eccezione del lunedì), ma non potevamo permettere che il bilancio dell’istituto andasse in passivo tutti gli anni per sostenerlo. Qualche contributo l’abbiamo ricevuto negli anni passati, attraverso il Comune, l’8 per mille e una campagna di solidarietà attivata grazie a Libertà. Ma non sono bastati: per far funzionare questo servizio è necessario stipulare una convenzione, come è stato fatto per altri centri. Con il Comune abbiamo poi cercato di parlare, senza riuscirci. E’ vero, ci sono state di mezzo le elezioni, saremo stati sfortunati…”

“Chiudere il centro è stata una scelta dolorosa ma inevitabile – dice la direttrice dell’istituto Antonietta Negri -, visto che per il 2012 non è stato stato stanziato nessun contributo, di alcun tipo, a sostegno di questa attività, che per il nostro bilancio è una voce a passivo. L’istituto va avanti grazie al pagamento delle rette dei nostri utenti, non possiamo far pagare a questi ultimi anche l’attività del centro (il cui accesso è gratuito). Per poter far proseguire l’attività abbiamo necessità di avere a disposizione fondi certi, per poter programmare il servizio”. 

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