Cinque tecnici del Comune nei luoghi del sisma foto

Anche il Comune di Piacenza aderisce all’azione promossa dalla Protezione civile dell’Anci di supporto alle province colpite dal sisma inviando 5 tecnici nei luoghi dove i danni sono stati di maggiore entità. I dipendenti si occuperanno della valutazione dell’agibilità e dei danni subiti dagli edifici pubblici e privati.

Anche il Comune di Piacenza aderisce all’azione promossa dalla Protezione civile dell’Anci di supporto alle province colpite dal sisma del 20 maggio inviando 5 tecnici nei luoghi dove i danni sono stati di maggiore entità. I dipendenti si occuperanno della valutazione e della stima dell’agibilità e dei danni subiti dagli edifici pubblici e privati.

Già sabato gli ingegneri Giovanni Carini e Emilio Fanzini partiranno nei luoghi colpiti dal terremoto, mentre altri tre tecnici del Comune (gli architetti Corrado Salemi e Luigi Botteschi, e il geometra Antonio Brogni) sono a disposizione della Regione per ulteriori interventi. “Come già accaduto per il sisma dell’Aquila – spiega il sindaco Paolo Dosi durante la conferenza stampa di presentazione del progetto – il Comune di Piacenza aderisce all’iniziativa dell’Anci fornendo i propri tecnici”. Le squadre saranno composte da due tecnici ciascuno e agiranno autonomamente secondo le indicazioni fornite dal Cor Emilia Romagna. “Ad oggi abbiamo già 5 volontari a disposizione – commenta la comandante della Polizia Municipale Elsa Boemi – ma sono sicura che nei prossimi giorni le adesioni aumenteranno”.

Intanto la terra continua a tremare e ancora questa mattina alle 8.26 è stata percepita una nuova scossa di terremoto nelle zone già colpite dal sisma di domenica. Secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile la scossa di questa mattina ha avuto magnitudo 3,4, con una profondità di circa un chilometro e mezzo. Nella notte sono inoltre proseguite le scosse di assestamento, con una ventina di fenomeni sismici registrati tra Modena, Mantova e Ferrara. La più intensa, con magnitudo 3.0, è avvenuta intorno alle 23.30.

Comunicato della Regione Emilia Romagna 

La Regione Emilia-Romagna ed Enel stanno collaborando per agevolare i cittadini che hanno subito danni a seguito del sisma. Enel Energia per il mercato libero ed Enel Servizio Elettrico per il mercato di maggior tutela hanno sospeso le azioni di sollecito e di recupero del credito nei confronti dei clienti in difficoltà.
 
“Grazie alla disponibilità di Enel, d’intesa con la Protezione Civile e le amministrazioni locali si stanno individuando ulteriori azioni – spiega l’assessore regionale alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo – come la proroga dei termini di pagamento per le bollette già emesse o in via di emissione per i clienti residenti nei comuni colpiti dal sisma e la sospensione delle azioni di sollecito e di recupero credito per quelle famiglie o imprese che abbiano subito danni accertati alle proprie abitazioni, aziende o esercizi commerciali”.
 
“Di fronte a un simile evento – dice Luigino Zuin, responsabile Enel Customer Service Divisione Mercato Area Nord Est – Enel è vicina alle popolazioni cercando di offrire ogni aiuto possibile. Nelle aree colpite dal terremoto sono già state sospese le azioni di sollecito e di recupero del credito, la collaborazione con la Regione potrà aiutarci ad individuare ulteriori iniziative per quelle famiglie o imprese che abbiano subìto danni provocati dal sisma”.
 
Enel si è inoltre resa disponibile ad attivare un servizio di ricontrattazione e di attivazione di nuove forniture per i cittadini e le imprese colpiti dal sisma e con ordinanza di inagibilità dei propri edifici.
Domani, venerdì 25 maggio l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni accompagnerà il sottosegretario alle politiche agricole Franco Braga in un sopralluogo alle strutture agricole modenesi colpite dal terremoto. La visita di Braga, su invito del presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini , toccherà in particolare  la Cooperativa Italfrutta a San Felice sul Panaro, l’azienda agricola La Mortara a Medolla, la Cooperativa casearia La Cappelletta di San Posidonio, il caseificio Albareto della cooperativa Albalat a Modena.

I danni maggiori provocati dal terremoto riguardano, per quanto riguarda l’agricoltura,  caseifici, magazzini di stagionatura del parmigiano-reggiano, strutture di conservazione delle produzioni ortofrutticole e cerealicole, stalle, acetaie, cantine, fienili, ma anche abitazioni rurali e ad alcuni impianti di sollevamento delle acque irrigue dei Consorzi di bonifica.

“Al momento – sottolinea Rabboni –  appaiono prioritari due interventi, oltre naturalmente alla messa in sicurezza degli edifici, alla sospensione dei pagamenti fiscali e previdenziali e all’attivazione degli ammortizzatori per i dipendenti, compresi quelli stagionali: il ritiro da parte di Agea della produzione di parmigiano-reggiano caduta dalle scalere per destinarlo successivamente e tramite le necessarie lavorazioni alle popolazioni indigenti in Italia e nei paesi in via di sviluppo e il rapido ripristino e ricostruzione delle strutture danneggiate per poter riprendere lì’attività”.
L’Assessorato regionale all’agricoltura ha attivato un tavolo tecnico con le Associazioni agricole per individuare le sospensioni e le deroghe ai procedimenti in corso nell’ambito del  Piano di Sviluppo Rurale per le aziende agricole colpite dal terremoto.

Come aiutare le zone colpite dal sisma: l’intervento dell’assessore Paola Gazzolo

“Ringraziamo tutti coloro che hanno manifestato la volontà di rendersi utili”. L’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo commenta così le innumerevoli offerte di aiuto che stanno arrivando in queste ore da parte di tantissimi cittadini dall’Emilia-Romagna e da ogni angolo di Italia. “In questo momento – sottolinea Gazzolo – occorre far sì che la Protezione civile e i volontari possano lavorare al meglio. In questa fase dell’emergenza alle prime necessità di assistenza dei cittadini (come pasti e alloggi) sta provvedendo il sistema regionale e nazionale di Protezione civile, mentre funzionari tecnici e volontari di Protezione civile, preparati e attrezzati, sono al lavoro. Ciò che occorre, moltissimo e da subito sono le donazioni, un gesto molto concreto di aiuto. Noi comunque terremo un filo aperto con la comunità per comunicare velocemente tutte le informazioni, eventuali necessità che si verranno a creare e i modi per lavorare insieme”. 
I cittadini che vogliono rendersi utili con aiuti concreti, possono farlo aderendo alla raccolta di fondi attivata dalla Regione tra privati ed enti pubblici per sostenere il lavoro della Protezione civile. Le possibilità per i cittadini sono: versamento su conto corrente postale, bonifico bancario o versamento diretto, con causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.
“Per il futuro – conclude l’assessore Gazzolo – la considerazione è anche questa: diventare un volontario di protezione civile è un atto importante di profonda sensibilità e disponibilità, significa mettersi al servizio degli altri nel momento in cui hanno bisogno e avere un grande rispetto e senso di vicinanza per il proprio territorio. Abbiamo sempre bisogno di persone così”.
Per diventare volontari si parte informandosi in una delle realtà associative che operano nel settore. 
Informazioni per le donazioni su www.regione.emilia-romagna.it
Informazioni per diventare volontario di Protezione civile su www.protezionecivile.emilia-romagna.it

Il comunicato dei volontari di Casa Pound