I sindaci uniti contro l’Imu. De Micheli: “Impegni da parte del governo” FOTO foto

E’ stato il sindaco di Piacenza Paolo Dosi a introdurre la singolare riunione di amministratori locali a Palazzo Gotico. Invitati tutti i primi cittadini dei 48 comuni della provincia e anche i consiglieri comunali.

La protesta dei sindaci a Palazzo Gotico

Sono state 46 le adesioni dei Comuni piacentini all’appello lanciato ieri sera da Palazzo Gotico, per denunciare l’insostenibilità della manovra fiscale per gli enti locali e chiedere cambiamenti sul Patto di stabilità e l’Imu, aderendo così alla campagna nazionale promossa dall’Associazione nazionale dei Comuni italiani “Imu: no, grazie”.
All’iniziativa hanno aderito direttamente o attraverso un loro rappresentante i sindaci di Agazzano, Alseno, Besenzone, Bettola, Bobbio, Borgonovo, Cadeo, Calendasco, Caminata, Caorso, Carpaneto, Castel San Giovanni, Castell’Arquato, Castelvetro, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Cortemaggiore, Farini, Fiorenzuola, Gazzola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Gropparello, Lugagnano Val d’Arda, Monticelli, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Piacenza, Pianello Val Tidone, Piozzano, Podenzano, Ponte dell’Olio, Pontenure, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio, San Pietro in Cerro, Sarmato, Travo, Vernasca, Vigolzone, Villanova, Zerba e Ziano e nuove adesioni sono previste a breve.

In un salone di palazzo Gotico gremito di amministratori di ogni colore politico, è stato così approvato un ordine del giorno unitario. Il documento sarà portato in ogni singolo consiglio comunale per una approvazione formale e sarà subito inviato al presidente del Consiglio Mario Monti, al governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, all’Anci, ai parlamentari piacentini e ai segretari nazionali di tutti i partiti politici.
Durante l’incontro è stata anche definita la costituzione di un Tavolo territoriale di coordinamento del Comuni della nostra provincia a sostegno delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal recente terremoto: l’attività prevede l’attivazione d’interventi mirati in collegamento con Anci, e sarà coordinata, oltre che dal sindaco di Piacenza Paolo Dosi, anche dai primi cittadini di Fiorenzuola e Cadeo Giovanni Compiani e Fabio Callori.

E’ stato il sindaco di Piacenza Paolo Dosi a introdurre l’inedita riunione di amministratori locali a Palazzo Gotico. Invitati tutti i primi cittadini dei 48 comuni della provincia e anche i consiglieri comunali: circa 200 le adesioni pervenute, di cui 40 primi cittadini su 48. “Non solo protesta contro l’applicazioni l’Imu e i vincoli del patto di stabilità, ma anche proposta”- ha sottolineato Dosi, nel ricordare l’ordine del giorno targato Anci che sarà sottoposto al vaglio di tutte le assemblee comunali. “Non possiamo più essere gli esattori per conto dello Stato senza disporre di autonomia nelle politiche impositive”. “L’approvazione dell’ordine del giorno di stasera – ha chiarito Dosi – è simbolica, mentre quella che porteremo nei consigli comunali avrà effettivo valore”.

Al centro della protesta l’Imu e il Patto di Stabilità, come hanno spiegato i sindaci di Fiorenzuola Giovanni Compiani, e di Caorso Fabio Callori. “Imu: no, grazie” è il titolo del documento che illustra gli effetti della nuova imposta e il Patto di Stabilità hanno sulla casse dei Comuni. “I sindaci – ha commentato Gianni Compiani – sanno come utilizzare i soldi a disposizione ma spesso non possono usarli a causa del Patto di stabilità. Questa norma impedisce di realizzare opere importanti come la messa in sicurezza degli edifici pubblici”. “Nessuna volontà di costituire il partito dei sindaci, semplicemente – ha preciato Compiani – ci siamo mobilitati per il bene delle nostre comunità, perchè in queste condizioni non si riesce più ad andare avanti”. 

Callori ha portato le ultime novità dal tavolo in corso con il governo: “Pare che ci sia la volontà di lasciare ai Comuni il gettito dell’Imu nel 2013”. “Non è possibile – aggiunto – che ai comuni vengano sottratte risorse e aggiunte nuove competenze. E’ indispensabile invece aiutare i comuni virtuosi, rimuovendo i privilegi territoriali di regioni e province a statuto speciale”.

Imu e Patto di stabilità, De Micheli (Pd) a fianco dei sindaci: “Primi impegni importanti da parte del governo”

“L’impegno per far tornare l’Imu ai comuni dal 2013 e per lo sblocco di circa un miliardo di residui passivi è un primo passo importante del governo, stiamo lavorando a livello parlamentare per introdurre nuove modifiche migliorative”. La parlamentare piacentina del Pd Paola De Micheli si schiera con i sindaci piacentini mobilitati per chiedere di cambiare le politiche della fiscalità locale e l’allentamento del Patto di stabilità.

“Ho partecipato alla riunione – ha spiegato – degli amministratori della nostra provincia a Palazzo Gotico per ascoltare le loro richieste e manifestare la mia solidarietà politica concreta: posso dire che il Partito Democratico sta operando da tempo per portare queste istanze all’attenzione del governo e i primi risultati cominciano a vedersi. Parlo dell’impegno strappato dal presidente dell’Anci Graziano Delrio per far tornare ai Comuni l’Imu dal 2013 e della promessa di sblocco di un miliardo di residui passivi, risorse per il pagamento degli investimenti pregressi alle imprese, che avranno una ricaduta positiva sulle casse delle imprese anche a Piacenza”.

“In attesa della potestà di regolazione dell’imposta – fa notare la De Micheli – che i comuni acquisiranno dal 2013, esiste poi una casistica legata alla sua applicazione che può essere oggetto di modifiche specifiche, attraverso una rimodulazione secondo criteri di maggiore equità: ad esempio nel caso degli alloggi concessi a canoni agevolati, o nel caso degli edifici storici o di quelli non agibili soprattutto nelle zone montane. Posso affermare che lo spazio per intervenire ci sarà, una volta conosciuto il gettito relativo alla prima rata dell’imposta tra luglio e settembre. Così come avranno risposte adeguata altre richieste contenute nell’ordine del giorno promosso dai sindaci: quella di risolvere alcune delle incredibili distorsioni del Patto di stabilità introdotte dal precedente governo per annichilire gli enti locali; e quella di anticipare al 30 settembre prossimo qualunque misura di revisione dell’Imu, per consentire alle amministrazioni locali di pianificare in tempi utili le politiche di bilancio, prima delle variazioni delle manovre in calendario in autunno”.

IMU E PATTO DI STABILITÀ, GHILARDELLI (ZIANO) AI COLLEGHI SINDACI: “BENE LA PROTESTA, MA PDL, PD E UDC SI SMARCHINO DAL GOVERNO”

“La protesta dei miei colleghi sindaci è più che condivisibile, ma pensare che il male sia l’Imu significa fermarsi alle conseguenze senza guardare alle cause. Il vero problema sta nel Governo Monti e in una maggioranza ibrida Pdl-Pd e Udc che, se davvero volesse dimostrare reale vicinanza ai suoi amministratori territoriali, dovrebbe staccare – tempo zero – la spina a questo Esecutivo”. Così il sindaco di Ziano Manuel Ghilardelli all’indomani della protesta al Gotico dei primi cittadini piacentini.

“La mia assenza era dettata da ragioni personali, non certo perché non condividessi le ragioni – spiega Ghilardelli –. Ritengo che la protesta sia giusta e doverosa. Per questo il 17 giugno sarò a Verona a gridare tutto il mio dissenso nei confronti di un governo di cattedratici svincolato dalla realtà che sta vessando i territori, non ha risolto il problema dello spread, ancora ballerino, ha messo 390mila persone (dati Inps) nelle condizioni di non avere più né pensione né lavoro. I Comuni faticano a chiudere i bilanci per non aumentare le imposte. Ben venga quindi questo fronte unitario dei sindaci, ma non si guardi al dito piuttosto che alla luna. Ai miei colleghi dico che il vero obiettivo è estirpare il germe da cui si è generato tutto questo perciò li sollecito a fare pressing sui propri leader di partito per far cadere il Governo.

Un tempo alla Lega si obiettava che non si può essere contemporaneamente forza di lotta e di Governo. Oggi siamo noi a rispedire al mittente l’accusa. I partiti di maggioranza devono dare un segnale di coerenza, o a Roma con Monti o vicini al nostro popolo. Diversamente il compromesso rischia di trasformarsi in grave e dannoso inciucio”. 


PROTESTA IMU, IL SEGRETARIO LEGA NORD PISANI: “PDL, PD E UDC SE LE CANTANO E SE LE SUONANO. I SINDACI SE LA PRENDANO CON I RISPETTIVI LEADER DI PARTITO”

“Pdl, Pd e Udc se le cantano e se le suonano. I sindaci che stasera parteciperanno alla convocazione dei 48 a palazzo Gotico dovrebbero prendersela innanzitutto con i vertici dei rispettivi partiti che a Roma sostengono questo Governo per un pugno di potere e lasciano che lo stesso Esecutivo soffochi i territori con imposte inique e insostenibili”. Così il segretario provinciale della Lega Nord Pietro Pisani sull’appuntamento di protesta anti-Imu di questa sera a palazzo Gotico.

“La prima forma di protesta – precisa Pisani – per i primi cittadini dell’asse, cosiddetto, ABC (Alfano, Bersani, Casini) dovrebbe essere quella di sollecitare i rispettivi leader di partito a staccare la spina a questo Governo che ha imbrogliato i cittadini sostenendo (come ha fatto ieri il ministro Anna Maria Cancellieri) che l’Imu è un’eredità del vecchio Esecutivo, giocando sulla voluta omonimia tra imposte, utilizzata per confondere le menti. Come nel gioco delle tre carte, Monti e i suoi hanno svuotato la vecchia imposta federalista, che rappresentava un introito per i servizi territoriali dei Comuni, e l’hanno trasformata in una “gabella per lo Stato”.  Sarà così lo stesso Stato a decidere, sulla base di amicizie e grado di ’sudditanza al re’, a chi elargire le somme decise. Siamo tornati a un sistema feudale. Invitiamo pertanto i sindaci a mobilitarsi realmente presso i vertici dei rispettivi partiti affinché neghino l’appoggio a questo Governo vessatore e burocrate”.