Nuova moschea a Piacenza, Cavalli (Lega): “Subito controlli”

“L’inaugurazione di una moschea non può avvenire in ‘sordina’. Chiediamo che il Comune  acquisisca la necessaria documentazione per verificare regolarità e agibilità della struttura di via Mascaretti. Pare assurdo pensare che per l’avvio di un luogo di culto basti una comunicazione verbale, come dichiarato dall’Imam Shemis. Alla Regione chiediamo che si ponga l’obiettivo di mettere un freno al fenomeno del proliferare dei luoghi di culto mascherati da centri culturali”. Così il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Cavalli a pochi giorni dall’avvio della moschea di via Mascaretti, a Piacenza.

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MOSCHEA A PIACENZA, CAVALLI A COMUNE E REGIONE: “SUBITO VERIFICHE SU LOCALI E SICUREZZA”. GUARDIA ALTA SUI CONTROLLI ANTI-TERRORISMO
 
“L’inaugurazione di una moschea non può avvenire in ‘sordina’. Chiediamo che il Comune  acquisisca la necessaria documentazione per verificare regolarità e agibilità della struttura di via Mascaretti. Pare assurdo pensare che per l’avvio di un luogo di culto basti una comunicazione verbale, come dichiarato dall’Imam Shemis. Alla Regione chiediamo che si ponga l’obiettivo di mettere un freno al fenomeno del proliferare dei luoghi di culto mascherati da centri culturali”. Così il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Cavalli a pochi giorni dall’avvio della moschea di via Mascaretti, a Piacenza.
“Chiediamo che il sindaco Paolo Dosi attivi da subito controlli per accertare la sussistenza dei requisiti per il culto, la reale provenienza dei finanziamenti, la compatibilità dell’attività svolta con gli insediamenti della zona. Chiediamo anche che si verifichi che all’interno delle mura di via Mascaretti si svolga solo attività religiosa e non politica. Visti i precedenti, anche a due passi da noi, non vorremmo che una moschea a Piacenza fosse un cavallo di Troia per aggregare forze sovversive e terroristiche. Ipotesi non remota se si pensa che pochi anni fa a 30 chilometri da noi, a Cremona, l’ex imam Mourad Trabelsi fu condannato a sette anni per terrorismo internazionale di matrice islamica. Ricordo che in Regione il collega Manes Bernardini già dall’inizio del mandato si attivò affinché l’amministrazione predisponesse una disciplina speciale per regolamentare seriamente e in modo stringente il proliferare indisturbato sul territorio di moschee, prevedendo controlli, censimenti e verifiche effettive del rispetto delle norme di sicurezza”.

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