Diario da Londra 3: Olympic Park invaso dai turisti foto

La terza parte del diario della nostra corrispondente Roberta Bertuzzi che ci racconta direttamente da Londra la terza giornata delle Olimpiadi 2012

Ecco la terza parte del diario della nostra corrispondente Roberta Bertuzzi che ci racconta direttamente da Londra la sesta giornata delle Olimpiadi 2012

Dove sono finiti tutti i turisti di Londra?
Nel day 6 (ieri) questa è stata la domanda principale che in tanti si facevano.  Hotel, negozi e teatri del West End, la zona del turismo classico e monumentale hanno infatti riscontrato un considerevole calo di presenze! La risposta è: nell’East End e all’Olympic Park.

È evidente l’effetto dei giochi che ha spostato il baricentro del pubblico nella zona che è stata completamente riqualificata in vista di questo straordinario evento sportivo.

Guarda caso i quartieri più a nord est della città sono quelli attualmente più “cool” e di maggiore tendenza.
Da Brick Lane a Hoxton, da Canary Warf ai canali navigabili dell’East End fino a Victoria Park, la “nuova Londra” brilla di mercati, gallerie d’arte, universita’, musei e colori.

La scelta per il day 6 di arrivare al parco olimpico a piedi è quindi azzeccata: ci si trova di fronte allo stadio completamente circondato da canali e zone verdi protette e studiate per il ripopolamento di volatili e piante. Londra ha concepito il primo Parco Olimpico eco-friendly.

L’evento sportivo che seguiamo è nella Basketball Arena, che sarà usata anche ai prossimi Giochi di Rio de Janeiro. Due le gare in programma: la prima ha visto la vittoria delle atlete australiane sul Brasile, la seconda che vedeva impegnate la Russia contro la nazionale di casa, è stata l’occasione per vivere il caldissimo tifo inglese. Vittoria delle Russe.

Ci sono volute due ore per uscire dal Parco Olimpico confusi tra una folla ordinata, una marea di gente festosa di tutti i paesi e fare ritorno a casa con un veloce battello lungo un Tamigi romantico al tramonto.

Roberta Bertuzzi