“I mille volti del sogno” di Macchitella. La presentazione a Bobbio

La nostalgia è la password che consente di entrare ne“I mille volti del sogno”, sottotitolo: “La mia vita nel mondo del cinema da spettatore a produttore” (Marsilio) di Carlo Macchitella, che sarà presentato questa sera alle 18,30 nel giardino dell’albergo “Il Piacentino” di Bobbio.

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La nostalgia, il vintage, la voglia di ricordare e un passato che racchiude in uno scrigno la nostra “meglio gioventù”, sono la password che consente di entrare ne“I mille volti del sogno”, sottotitolo: “La mia vita nel mondo del cinema da spettatore a produttore” (Marsilio) di Carlo Macchitella, che sarà presentato questa sera alle 18,30 nel giardino dell’albergo “Il Piacentino” di Bobbio. Una tenera, toccante, grata dichiarazione d’amore a un cinema d’antan che ci ha cambiati dentro. Fiorentino, Macchitella trascorre l’infanzia tra lo stadio e i cinema vicino casa. Ha ancora i calzoni corti quando incontra la poetica “cool” di Fritz Lang di “Metropolis” e si innamora della musa Grace Kelly. Non si perde un film di Ingmar Bergman e le commedie di Billy Wilder, “A qualcuno piace caldo”, per esempio, con la Monroe e Jane Russell.

Macchitella, prima di diventare direttore generale di Rai Cinema e presidente di 01 Distribution, è stato programmatore Rai facendoci conoscere attraverso il piccolo schermo Kitano e Kurosawa, i fratelli Coen e il primo Tarantino, le cinematografie “minori”, nonché la prima opera di Steven Spielberg, “Duel” e “Il baccano dell’Est” di Kusturica.

Il libro che verrà presentato questo pomeriggio sdogana alcuni esordi italiani travolgenti: “Accattone” (Pasolini) e “Nostra Signora dei Turchi” (Carmelo Bene, che fece debiti per girarlo a casa sua). E l’inizio  cinematografico di Macchitella sono la ricerca di archetipi inediti per una rinascita interiore.

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