Autisti in malattia e i bus non partono, è caos a Piacenza 

Non hanno tardato a farsi sentire i contraccolpi dello stato di agitazione dei lavoratori di Seta, indetto lo scorso fine settimana. Con la ripresa della settimana, a Piacenza il servizio dei pullman sembra essere andato in tilt. Seta: "In malattia 26 autisti, manderemo le visite fiscali".  

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Piacenza – Non hanno tardato a farsi sentire i contraccolpi dello stato di agitazione dei lavoratori di Seta, indetto dai sindacati del trasporto pubblico lo scorso fine settimana. Con la ripresa della settimana, a Piacenza il servizio dei pullman sembra essere andato in tilt, come segnalano alcuni lettori di PiacenzaSera.it. Forti disagi sono stati riscontrati sia sulle linee cittadine che su quelle provinciali, a scapito di chi usa proprio il mezzo pubblico per recarsi in città per motivi di studio e di lavoro.

I disagi segnalati dai lettori sono iniziati, appunto ieri, lunedì 22 ottobre: nel pomeriggio a quanto pare è stata la linea 4 ad avere difficoltà, mentre nella mattinata di oggi sembra che siano saltate sia corse sull’extraurbano (linee di Bobbio ,Cremona, Carmiano,Villò, Castelsangiovanni) sia sulla rete urbana. 

Segnalazioni che trovano conferma nei sindacati. “Sono stati bloccati gli straordinari, così come previsto dallo stato d’agitazione indetto dai lavoratori – spiega Antonio Colosimo della Fit Cisl -, domani alle 12 e 30 a Modena si terrà l’incontro con i rappresentanti di Seta, per la “procedura di raffreddamento” prevista dalla normativa. Non è la prima volta che ci troviamo a indire scioperi e mobilitazioni, ma questa volta la situazione è più grave perché sono più testi i rapporti con l’azienda, che ha avviato un piano di revisione dei turni senza concordarlo con gli autisti e che, nel tentativo di mettere a posto i conti, ha tirato un po’ troppo la corda”. 

La posizione di Seta 

“Non si tratta di mobilitazione o di blocco degli straordinari. La realtà – fa sapere l’azienda – è che 26 autisti sono a casa in malattia. Ovviamente dover fare a meno del 15/20 % del personale ci ha messo in difficoltà, e non è escluso che ci possano essere nuovi disservizi anche domani. Certo è strana questa “epidemia”, venerdì scorso erano 5 o 6 i lavoratori in malattia. Non abbiamo motivo di essere in malafede, ma sono state disposte visite fiscali per tutti. E l’incontro di domani resta confermato”. 

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