Gazzola (Idv): “Inceneritore, Piacenza potrebbe raddoppiare con la Cementirossi”

Comunicato stampa di Luigi Gazzola, consigliere provinciale Idv

Comunicato stampa di Luigi Gazzola, consigliere provinciale Idv

Sembra essersi acquietata la polemica sullo smaltimento nell’inceneritore di Tecnoborgo di rifiuti provenienti da fuori provincia, ed in particolare dalla vicina Parma, sorta dopo la decisione del sindaco grillino Pizzarotti di impedire l’entrata in funzione del nuovo impianto di Ugozzolo in via di ultimazione. I rifiuti provenienti da Parma oggi sarebbero in realtà solo una decina di tonnellate di rifiuti speciali. A tranquillizzare gli animi ha contribuito la presa di posizione della Regione Emilia Romagna che per bocca dell’assessore all’ambiente, Sabrina Freda, ha annunciato la progressiva chiusura di tutti gli inceneritori in regione stante il nuovo obiettivo di “riconvertire gli attuali centri di smaltimento in poli di recupero” essendo considerato prioritario  il riutilizzo dei rifiuti piuttosto che lo smaltimento.

Piacenza lascia, dunque? No raddoppia.
 
E’ quanto potrebbe accadere se, all’esito della complessa procedura di valutazione di impatto ambientale avviata presso l’amministrazione provinciale, la Cementirossi – che ne ha fatto richiesta fin dal luglio scorso – fosse autorizzata a smaltire all’interno dell’impianto del Capitolo fino a 75.000 tonnellate all’anno di pneumatici usati (PFU) utilizzandole come combustibile per la cottura del cemento.
 
L’esperienza ormai avviata sul recupero dei pneumatici usati segnala che la gomma recuperata può essere utilizzata per vari scopi, dalla realizzazione di superfici per attività sportive all’integrazione nel bitume per asfalti per ottenere strade meno rumorose e piu’ sicure, oppure essere impiegata per realizzare cordoli spartitraffico per piste ciclabili e isole pedonali. Il combustibile derivato dai copertoni è però considerato una fonte rinnovabile e può essere utilizzato nei cementifici come fonte energetica che da diritto anche a ricevere incentivi statali. Da qui sempre più ha preso piede la trasformazione dei cementifici in co-inceneritori.
 
In sostanza Piacenza verrebbe ad avere un altro inceneritore di rifiuti. In una situazione di grave inquinamento dell’aria della nostra città la Provincia dovrà riflettere seriamente due volte prima di prendersi una tale responsabilità. Ci sembrerebbe assai contraddittorio negare l’ampliamento della capacità di smaltimento al termovalorizzatore di Tecnoborgo e autorizzare l’utilizzo come combustibile di un quantitativo così consistente (75.000 t/a) di pneumatici usati a Cementirossi.

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