Giovani talenti crescono, gli allievi della Lupa

Non solo prima squadra. Anche il settore giovanile della Lupa Piacenza sta vivendo un importante periodo, mostrando ottimi risultati. Una delle squadre partite meglio è, senza dubbio, quella degli allievi classe ’97, guidati da Bruno Agosti, che abbiamo incontrato per una piacevole intervista

Non solo prima squadra. Anche il settore giovanile della Lupa Piacenza sta vivendo un importante periodo, mostrando ottimi risultati. Una delle squadre partite meglio è, senza dubbio, quella degli allievi classe ’97, guidati da Bruno Agosti, che abbiamo incontrato per una piacevole intervista.

Buongiorno, Bruno. Per prima cosa vogliamo conoscerti meglio, quali sono state le tue esperienze da allenatore?
Ho iniziato la mia carriera ormai dieci anni fa, al S. Lazzaro, dove per tre anni ho allenato gli esordienti. Poi in successione ho fatto due anni a Pontenure e due anni a S. Nicolò. Da quattro anni invece mi trovo in questa bellissima realtà, dove ho raggiunto con gli allievi un titolo regionale assoluto e un 2° posto. L’anno scorso ho avuto il doppio incarico di allenatore Juniores e Giovanissimi.

E quest’anno i tuoi ragazzi sono partiti davvero bene. Qual è il tuo segreto
Nessun segreto, io credo nel lavoro e nella dedizione. Certo, veniamo da tre vittorie consecutive (6-0, 6-0, 5-0 ndr.), ma dobbiamo tenere i piedi per terra e continuare a mantenere l’umiltà che finora ci ha contraddistinto, perché c’è molto su cui migliorare. Questa è una squadra che ha tanti nuovi elementi, che necessitano di essere integrati.

Qual è l’obiettivo che ti poni quest’anno?
Far crescere i ragazzi e prepararli ad un futuro in prima squadra, come già successo con Bassi, Bissolotti, Pignanelli e Cordani. Questo è un gruppo di prospettiva, sta a me infondere loro la cultura del lavoro e la mentalità vincente.

Parlando di tattica, che tipo di allenatore sei? Quale modulo utilizzi?
Sono un allenatore prettamente offensivo e faccio giocare i miei ragazzi con un 4-2-4 mascherato da 4-4-2. Le mie squadre devono imporre il proprio gioco, sempre e comunque. Non scendo a compromessi, bensì voglio che le altre squadre modifichino il proprio assetto a causa nostra. Lavoro molto sulla tecnica dei ragazzi, ma credo che la differenza la faccia il gioco di squadra e lavoglia di costruire qualcosa insieme. Dai miei ragazzi chiedo: cuore, grinta, determinazione e mentalità vincente.

Mi hai parlato di quello che chiedi ai tuoi giocatori, quali sono invece le caratteristiche che non vuoi assolutamente nella tua squadra?
L’egoismo a livello individuale. Come già detto in precedenza, questo è uno sport di gruppo.

L’intervista è giunta alla fine, cosa auguri alla tua carriera di allenatore e alla Lupa Piacenza?
Auguro alla Lupa di raggiungere i traguardi più importanti che possano esserci nel calcio. A me stesso di crescere nel progetto e di vedere i ragazzi da me allenati fare strada e vestire un giorno la gloriosa maglia della prima squadra.

Un saluto ai tifosi
Sono persone fantastiche e soprattutto persone vere e sincere che non hanno mai perso la passione per i loro colori. Ne faccio parte anche io da un’intera vita, li abbraccio tutti calorosamente.