Lucio Rossi, piacentino benemerito: “Lo dedico alla famiglia ed agli amici” foto

Al Cern di Ginevra è impegnato nella ricerca dell’origine della materia oscura

Il professor Lucio Rossi, fisico impegnato al Cern di Ginevra e responsabile del progetto LHC ad Alta Luminosità, è stato nominato, sabato 27 ottobre, Piacentino Benemerito 2012. “Il consiglio direttivo della Famiglia Piasinteina – ha spiegato il suo razdur Danilo Anelli – è pervenuta a questa scelta per l’alto valore degli studi compiuti dal professor Rossi e dalla sua equipe al Cern di Ginevra: la scoperta del bosone di Higgs porta, infatti, ad esplorare nuove frontiere della fisica”. L’onorificenza, nel 2011, invece, era stata conferita al professor Fausto Fiorentini, uomo di cultura che ha dedicato numerosi studi all’arte e alla cultura piacentina.

“Sono estremamente orgoglioso – ha detto Lucio Rossi, già premiato nel 2008 con l’Angil dal Dom – di ricevere questo premio. Sento che non è solo mio: va all’ambiente che mi ha cresciuto, alla mia famiglia ed ai miei amici che mi hanno fatto crescere e mi hanno trasmesso quei valori che sono fondamentali per la mia vita”.

Il fisico, prima di salire sul palco del salone della Famiglia Piasinteina, ha parlato con i giornalisti dei numerosi ricordi legati a Piacenza. “I ricordi più belli sono legati al lavoro nei campi con il mio babbo. E poi agli anni nei quali frequentavo liceo Respighi, allo studio con i miei compagni e alle numerose attività culturali: erano anni davvero belli, di crescita economica e di grandi questioni culturali post ’68”. Rossi coltiva ancora le amicizie piacentine: “Con i miei compagni di classe ho fatto, da poco, una cena di classe. Ho anche numerosi amici legati alle realtà di GS e CL e conservo ancora contatti con i miei insegnanti, in particolare con don Paolo Buscarini”.

Alla premiazione è seguita una conversazione sul bosone di Higgs e sulle prossime attività del Cern: “Pensiamo di spingerci ancora più in là – ha detto -, di analizzare quei nuovi scenari che questa scoperta ha aperto. In particolare proveremo a trovare l’origine della materia oscura che, oggi, rimane ancora come un’araba fenice: sappiamo che c’è ma non riusciamo a capire cosa, in realtà, sia”. 

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