Crisi Ikea, le proposte del Comune: “Noi garanti per il rientro dei lavoratori sospesi”

Documento trasmesso dal dindaco Dosi ad Andrea Colzani, managing director di Ikea Italia Distribution, nonché ai vertici del Consorzio Cgs ed ai sindacati. Il 7 gennaio un incontro per verificare il clima aziendale

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Un documento dell’Amministrazione comunale, incentrato su alcune proposte concrete per il superamento delle difficoltà emerse presso lo stabilimento Ikea di Piacenza: lo ha trasmesso ieri il sindaco Paolo Dosi ad Andrea Colzani, managing director di Ikea Italia Distribution, nonché ai vertici del Consorzio Cgs e alle rappresentanze dei Sindacati confederali e Cobas.

“Nel riaffermare l’importanza di Ikea nel tessuto economico locale, come elemento qualificante del polo logistico, il nostro intento – spiega il primo cittadino – è quello di favorire un rapido ritorno alle normali condizioni di operatività. Abbiamo seguito costantemente l’evolversi della situazione e continueremo a farlo, con l’obiettivo prioritario di tutelare il lavoro. Ciò significa, da una parte, salvaguardare l’efficienza produttiva dell’azienda e promuovere la capacità del nostro territorio di attrarre investimenti internazionali, di cui Ikea è la principale espressione; dall’altra, avviare azioni condivise di sensibilizzazione e vigilanza sulla qualità e l’equità del sistema occupazionale, con particolare attenzione al polo logistico”.

A questo proposito, con riferimento alle proteste volte a minimizzare le differenze di retribuzione tra i dipendenti delle cooperative, l’Amministrazione comunale si dichiara confortata dalle dichiarazioni di Cgs circa la fedele applicazione delle previsioni contrattuali, affidandosi pienamente alle verifiche che saranno svolte dalla competente Direzione territoriale del Lavoro. “Riteniamo – precisa il sindaco – che il recente accordo tra il Consorzio e le organizzazioni sindacali, soprattutto con l’istituzione di una commissione paritetica che verifichi puntualmente la distribuzione del lavoro tra il personale delle cooperative, sia uno strumento fondamentale in tal senso. Nel contempo, chiediamo a Ikea e a Cgs di mettere in atto tutte le ulteriori e possibili forme di comunicazione interna che permettano di dare risposte efficaci e tempestive alle osservazioni dei dipendenti e dei Sindacati sull’organizzazione dell’attività aziendale”.

Per quanto riguarda i provvedimenti disciplinari assunti nei confronti di alcuni lavoratori da parte di Cgs, “l’Amministrazione comunale non nutre alcun dubbio sul fatto che la valutazione dei singoli comportamenti sarà effettuata nel pieno e leale rispetto delle tutele previste per legge. Inoltre – rimarca Dosi – abbiamo accolto assai positivamente la disponibilità delle cooperative ad escludere l’attuazione di licenziamenti, per riportare quanto prima le relazioni sindacali a un clima di collaborazione e serenità. Permangono, come sappiamo, divergenze in merito alla proposta di ricollocazione dei dipendenti attualmente sospesi, avanzata da Cgs, in siti del polo logistico diversi da Ikea: una prospettiva accettata dalle sigle confederali e respinta dal sindacato S.I. Cobas”.

Di qui, annuncia il sindaco, “la volontà dell’Amministrazione comunale di porsi come garante istituzionale impegnandosi a favorire il rientro in Ikea, appena il clima aziendale lo permetterà, dei lavoratori sospesi. Una proposta che facciamo in considerazione delle attuali condizioni, ben diverse da quelle dell’inizio della vertenza, proprio per consentire una rapida ricomposizione della vertenza”.

Qualora tutte le parti coinvolte aderissero, è fissata per il 7 gennaio 2013 la convocazione di un incontro incentrato sulla valutazione del clima aziendale. In conclusione, il documento emanato dal sindaco riafferma “il principio per cui sono da considerarsi inaccettabili, sul territorio comunale di Piacenza, le forme di protesta indirizzate a creare situazioni di pericolo per i lavoratori e le aziende”, rimarcando l’importanza di un futuro rafforzamento degli strumenti di controllo dei rapporti tra committenti, appaltatori e lavoratori, nonché di un maggiore coordinamento tra istituzioni, aziende e parti sociali per “promuovere un polo logistico caratterizzato da efficienza, sostenibilità ambientale e lavoro di qualità”. A tal fine, saranno assunte iniziative congiunte sulla scia del Protocollo d’intesa in materia di prevenzione, sicurezza e protezione sociale negli appalti di facchinaggio, logistica e movimentazione merci, già promosso dall’assessorato provinciale alle Politiche del Lavoro e condiviso dalle istituzioni locali.

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