“Nella logistica regole chiare restano un sogno”. Tavola rotonda in Cgil

I recenti scontri di fronte all’Ikea sono solo la “punta di un iceberg” di quello che sta succedendo nella logistica a Piacenza. Ma come ha tenuto a precisare Milza, presidente di Confcooperative Piacenza, Ikea è anche una azienda che si è distinta nel ripetto delle regole

I recenti scontri di fronte all’Ikea sono solo la “punta di un iceberg” di quello che sta succedendo nella logistica a Piacenza. Ma come ha tenuto a precisare Milza, presidente della Confcooperative Piacenza, l’Ikea è anche una azienda che si è distinta rispetto a tante altre cooperative presenti sul territorio ed operanti nel settore, nel rispetto delle regole.  

Al di là dell’attualità, il quadro dipinto oggi alla camera del lavoro della situazione nel settore lascia davvero senza parole. Come è norma nel sistema Italia, infatti, le regole del mercato del lavoro vengono costantemente aggirate, i contratti collettivi ed individuali quasi mai rispettati a seconda delle singole esigenze. Si è parlato oltretutto del recente ingresso nel sistema della criminalità organizzata nel settore dei trasporti, che nella “la diffusa mancanza di legalità” trova un terreno fertile per i propri affari ed il proprio modus operandi.  

Gianluca Zilocchi, componente della segreteria confederale CGIL, è intervenuto inaugurando la giornata ricordando il recente successo dell’approvazione del protocollo d’intesa provinciale, siglato con la collaborazione dell’assessore provinciale Paparo, che deve divenire lo strumento per rendere più chiare le regole da utilizzare nel settore, evitando lo stato attuale di sfruttamento che vige in molte aziende. Non manca poi a partire dal protocollo anche il disegno di una strategia della CGIL per inserirsi nel settore, nel tentativo di riuscire a dare rappresentanza sindacale a dei lavoratori, spesso stranieri, che non conoscono i propri diritti ed hanno spesso anche difficoltà a capire l’italiano.

La discussione si è poi focalizzata su come migliorare la situazione odierna. Alessandro Millo, direttore DTL Piacenza, ha parlato di come nel corso degli anni chi investe nel settore chieda una riduzione dei costi del lavoro per poter essere competitivo, ottenuta spesso attraverso il nero o strumenti addirittura meno regolari. Santori, per la CGIL Fils, non ha potuto evitare una riflessione sul fatto che ad essere particolarmente esposti sono i lavoratori stranieri, che finiscono per essere ricattati, poiché se perdono il lavoro si troverebbero nella condizione di tornare a casa. Milza, ha parlato di una situazione sociale particolarmente difficile, dove sono presenti “lotte interne fra lavoratori di paesi diversi”.

La chiave per la soluzione, sarebbe quella di rendere più forte la legalità ed il semplice rispetto delle regole. Il 2013, secondo chi è intervenuto oggi alla camera del lavoro, deve diventare “l’anno della regolarizzazione contrattuale”, sebbene appaia, ai presenti, nella più che un’utopia.  

Massimo Tibaldi

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