Parte il Bicentenario verdiano, polemiche sui ritardi  foto

Presentate le iniziative per il Bicentenario verdiano ma non senza qualche polemica

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E’ stato Maurizio Parma, assessore provinciale alla cultura, ad aprire l’incontro con diversi amministratori ed enti per la definizione del calendario delle manifestazioni per il bicentenario verdiano.

Parma ha dato i numeri del finanziamento statale “l’importo totale sarà di 3,25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013, ma il 20% di questa somma è già bloccata in favore delle opere di ristrutturazione della casa natale del maestro a Busseto e di Villa Verdi”. Inoltre ha specificato che i soldi saranno gestiti da un comitato a Roma e distribuiti a livello nazionale e che la regione, anche a causa del terremoto della primavera scorsa, non ha in programma lo stanziamento di fondi e di conseguenza il lavoro sarà di promozione delle diverse attività, stesso discorso vale per la provincia. Ha concluso sottolineando l’importanza della presenza dei vari e enti e fondazioni e del lavoro che stanno mettendo in campo per questa importante ricorrenza.

L’On. Tommaso Foti, presente anche come firmatario della legge che approva questi finanziamenti, ha tenuto a specificare come il ritardo nella pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale ha messo in serio pericolo l’utilizzo dei fondi che solo in questi giorni possono essere utilizzati. Poi ha aggiunto “sarà il comitato a decidere come e dove verranno indirizzati i 6 milioni di euro, bisognerà trovare degli accordi fra i vari soggetti sapendo in principio che oltre 1 milione è destinato alla casa natale e a Villa Verdi ed oltre a questo è già in calendario il finanziamento alle celebrazione che si terranno al teatro Regio di Parma e questo comporterò un notevole esborso, di conseguenza i soldi non saranno tanti ma non è escluso l’arrivo di capitali privati”.

Ancora per la provincia è intervenuto il dirigente Bruno Bedani, parlando di 31 progetti, da comuni e da enti, per oltre 35 interventi ed iniziative. Alcuni stanziamenti saranno diretti per il recupero di reperti, per iniziative di “marketing”, per la messa in scena delle opere e per l’esposizione di quello che ha lasciato Giuseppe Verdi. L’obiettivo della provincia sarà di mettere insieme un calendario capace di non creare sovrapposizioni e la creazione di una informazione adatta a sponsorizzare le diverse iniziative. L’obiettivo è quello di creare qualcosa che non si fermi all’anno verdiano, ma che si prolunghi nel futuro.

L’assessore Albasi ha parlato del bicentenario verdiano come di una grande opportunità, fissando alcuni progetti concreti come ad esempio il recupero di parte dell’ex albergo San marco e l’idea di dare vita ad un museo agricolo intitolato a Verdi per fare conoscere il maestro anche nei lati meno conosciuti come, appunto, quello di proprietario terriero.

Dopo la presentazione generale sono stati gli amministratori di Villanova a prendere la parola, non senza rimarcare un po’ di dispiacere e di rammarico nei confronti di iniziative che, per quanto riguarda il loro territorio, potevano essere più ampie e meglio centrate. “Questo è un incontro importante per mettere dei paletti e non rischiare di perdere i fondi” ha spiegato il vice sindaco Emani che ha proseguito “speravamo in un apporto economico maggiore soprattutto per quanto riguarda quello che poi rimarrà sul territorio. Avevamo segnalato varie opere magari da sovvenzionare anche con fondi nostri ma il patto di stabilità rende tutto più difficile, di conseguenza chiederemo una deroga. La cosa più importante in questo momento è accelerare i tempi”.

Dopo il vice sindaco, arrivano le parole dell’assessore Ramelli “sottolineo come ci sia un po’ di paura per il rischio che dopo il bicentenario non rimanga niente. C’è anche rammarico per la limitata possibilità di fare conoscere un Verdi meno conosciuto, quello contadino, quello impegnato nella amministrazione comunale e nella beneficienza. La volontà del maestro, scritta nel testamento, doveva essere la via da seguire, ossia orientare gli investimenti direttamente nelle terre verdiane”.

Erano presenti anche alcuni enti che si propongono di mettere in atto celebrazioni ed eventi, come il conservatorio di Piacenza con il direttore Fabrizio Dorsi che ha proposto il conservatorio come luogo di riferimento per coalizzare le forze per non disperdere energie e tempo. Oltre al Conservatorio Nicolini erano presenti l’associazione Terre traverse e Le verdissime, che hanno illustrato alcune idee per l’anno che verrà sottolineando il compiacimento per l’iniziativa generale ma allo stesso tempo sottolineando l’importanza di una azione di coordinazione a livello più ampio.

La prossima riunione si terrà attorno a metà dicembre per le discutere delle novità che saranno emerse.

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