Castellarquato, il saluto ufficiale al preside Carboni e al maestro Rapaccioli

Le due storiche figure dell’Istituto comprensivo di Castellarquato hanno raggiunto il traguardo della meritata pensione

Più informazioni su

Tributato il doveroso ringraziamento e saluto ufficiale a due storiche figure dell’Istituto comprensivo di Castellarquato, il “Preside” Attilio Carboni e il “maestro”, per anni suo vicario, Domenico Rapaccioli, che hanno raggiunto il traguardo della meritata pensione.

Il sindaco Ivano Rocchetta, attorniato dall’assessore alla pubblica istruzione Maurizio Belforti in rappresentanza del comune, dalla dottoressa Deanna Bussandri, neo-dirigente scolastica, con la vice Cristina Pavoni, dalla presidente del consiglio d’Istituto Stefania Minali, dal professor Massimo Lorini in rappresentanza del corpo docenti, ha consegnato le targhe ricordo.

Ha aperto il momento dei saluti la nuova preside Bussandri, amica di vecchia data di Carboni, dal quale dichiara di aver appreso molto di questa nuova professione che lui stesso l’ha stimolata ad intraprendere: “Il ringraziamento a voi è doveroso, a nome di insegnanti, alunni e genitori, se non altro per il livello di eccellenza a cui avete portato il nostro istituto, mi lasciate un’eredità pesante perché non so se sarò all’altezza del vostro operato e della vostra esperienza. Il professor Carboni è figura di grande spessore umano e culturale e il suo vicario è stato per anni un punto di riferimento per noi tutti”.

Dopo tredici anni di servizio come preside a Castello e quarantasette nel mondo della scuola, Carboni ha a sua volta ringraziato tutti, in particolare il fido collaboratore Rapaccioli, ribadendo che il loro operato ha sempre avuto come linea guida la massima attenzione e riguardo nei confronti dei giovani, agendo oltre l’apparenza e affrontando le grandi responsabilità con serenità, ottimismo, pazienza e perseveranza.

“I giovani sono delle miniere d’oro, l’ho capito nei quarantasette anni della mia attività professionale in cui ho visto la scuola cambiare profondamente. Ringrazio Deanna a cui ora lascio il testimone, augurandole buon lavoro”. Rapaccioli, molto amato e stimato dalla comunità arquatese anche perché vive a Vigolo Marchese, uno degli ultimi veri “maestri”, con la delicatezza che lo ha sempre contraddistinto ha voluto apertamente ringraziare il personale comunale che in tanti anni ha sempre fatto di tutto per ascoltare e assistere le scuole nelle loro richieste, “in particolare gli operai dell’ufficio tecnico, la responsabile del servizio sociale Veruska Renzella che si è fatta in quattro per trovare più risorse possibili, la bibliotecaria Francesca Pisati con cui si sono attivati molti bei progetti”.

Già prima di loro il sindaco Rocchetta e l’assessore Belforti avevano sottolineato come nei tre anni del loro mandato, nonostante il momento non facile per le istituzioni, fra scuola e amministrazione ci sia sempre stato un rapporto di collaborazione e stima reciproca, che ha permesso di realizzare azioni concrete di miglioramento come la nuova mensa alle primarie di castello, e altri lavori anche attualmente in corso.

“Porto a voi i saluti e il ringraziamento – ha detto Rocchetta – di tutta la nostra comunità. Vi siamo grati per aver esercitato una così difficile professione, ma che per voi è stata una vocazione, con passione, dignità e profonda onestà. Sappiate che non sarete mai dimenticati nei vostri ruoli istituzionali, sarete sempre ricordati come il Preside (e Rocchetta ha citato un’altra storica figura, quella del prof. Angelo Cabras) e il Maestro, ora lasciate il vostro testimone in ottime mai, nel segno della continuità. Fra scuola e comune c’è sempre stata una proficua collaborazione anche quando non sarebbe parso semplice riuscire a conciliare regole, burocrazia e buon senso, credo che siamo insieme riusciti a raggiungere il meglio possibile”.

Sulle targhe ricordo consegnate dal sindaco a Carboni e Rapaccioli sono state incise due citazioni in latino rispettivamente: “Sed omnia praeclara tam difficilia quam rara sunt” di Baruch Spinoza (Tutte le cose eccellenti sono tanto difficili, quanto rare) e per il maestro, da Seneca “Longum iter est per praecepta, breve et efficax per exempla” (Lunga è strada dei precetti, breve ed efficace quella degli esempi).

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.