La Placentia Marathon chiude i battenti: “Nel 2013 ultima edizione” foto

Dal 2014 si cambia. Niente più maratona ma solo gare su distanze medie: sicuramente la mezza maratona e probabilmente la Ultra Half Marathon di 30 chilometri.
E’ quello che è emerso da una recente riunione del comitato organizzatore della Placentia Marathon for Unicef

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Termina con Alessandro Confalonieri che ha quasi le lacrime agli occhi dopo che, per circa un’ora, ha posto ripetutamente la parole fine alla Placentia Marathon for Unicef che il 3 marzo 2013 farà registrare la sua ultima edizione. Diciotto anni non sono bastati per consolidare quello che è l’ultimo grande appuntamento della città: Piacenza perde la sua maratona. «Nel 2014 volteremo pagina, cambieremo tutto e la maratona di 42 chilometri non farà più parte del format proposto finora». Da Major Sport va in scena l’ultimo atto della nostra corsa, a spiegarne i motivi sono le due anime della Placentia Events, Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti insieme ad Antonio Silva e, leggermente defilato, Manuel Botti. I motivi? Già, questi sono quelli più importanti e dalle loro parole trasuda rabbia per una Federazione, la Fidal, che si è piegata ai poteri forti e ai soldi della Maratona di Treviso «che per il secondo anno, in barba a tutte le regole, invade la nostra data e la Federazione rimane a guardare». Non manca poi una stoccata al territorio che se trova nel volontariato (800 persone) un gioiello non replicabile in nessuna altra parte d’Italia, è nei suoi centri istituzionali e imprenditoriali che manca ancora una volta di sensibilità e voglia di appoggiare lo sport. Un film che abbiamo già visto.

LA POLEMICA CONTRO LA FIDAL E LA MARATONA DI TREVISO su SportPiacenza.it

Il comunicato stampa. Dal 2014 si cambia. Niente più maratona ma solo gare su distanze medie: sicuramente la mezza maratona e probabilmente la Ultra Half Marathon di 30 chilometri.
E’ quello che è emerso da una recente riunione del comitato organizzatore della Placentia Marathon for Unicef che, a pochi mesi dalla 18° edizione che si correrà a Piacenza domenica 3 marzo, pensa già alle novità da proporre per l’edizione del 2014.

Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti, anime della Placentia Marathon for Unicef, sin dal lontano 1995 ci hanno abituato alle novità: il cambio del calendario (dopo le prime edizioni sotto la neve), l’arrivo in Piazza Cavalli, il lungo Po,  l’introduzione della Mezza Maratona e poi dell’Ultra di 30 chilometri, le marce FIASP e la camminata Corri con Armonia, la staffetta di quest’anno, …

Quando le cose vanno male, tutti sono capaci di cercare il cambiamento, l’abilità sta nell’anticipare i tempi e capire in quale direzione muoversi. Questo è il motto degli organizzatori della gara piacentina e per questa ragione è stato annunciato con grande anticipo che dal 2014 non ci sarà più la maratona: chi vuole corre i 42,195 chilometri a Piacenza deve farlo il prossimo 3 marzo 2013.

Le motivazioni di questa scelta, sicuramente non facile, sono principalmente tre: mantenere alto il livello della competizione e soddisfare le aspettative degli sponsor, gravare sempre meno sul territorio e non ultimo l’atteggiamento censurabile della Federazione Italiana  di Atletica Leggera. Proprio partendo da quest’ultimo aspetto, Confalonieri e Perotti hanno motivato le loro scelte: “la Maratona di Treviso, in barba ad ogni regolamento, da alcuni anni si sovrappone alla nostra data, portandoci via numerosi maratoneti del nord-est. Dopo ripetute sollecitazioni, la Federazione, nel maggio di quest’anno, ha convocato gli organizzatori a Roma per definire di comune accordo il nuovo calendario triennale. Da allora non abbiamo più saputo nulla, nonostante ripetuti solleciti e , solo in questi giorni guardando casualmente il sito della FIDAL, abbiamo scoperto che anche nel 2013 Piacenza e Treviso si correranno lo stesso giorno.”

Se questo atteggiamento della Federazione è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, le motivazioni sono più articolate e hanno richiesto considerazioni approfondite: “da 18 anni”, proseguono gli organizzatori, ” abbiamo chiesto ai piacentini di portare un po’ di pazienza accettando la chiusura di alcune strade nell’orario della gara. Tre anni fa abbiamo restituito al traffico la provinciale di Gossolengo e spostato parte del percorso sul lungo Po. Visto il numero ridotti di maratoneti, pensiamo sia ora di ridurre anche il percorso lungo la Valnure, per condizionare ancora meno il traffico.”

Ma il motivo principale resta quello di mantenere un eccellente livello della competizione e soddisfare le aspettative degli sponsor: “abbiamo ben chiare le nostre responsabilità, “proseguono Confalonieri e Perotti” che consistono nell’organizzare una bella gara che diverta gli sportivi e procuri visibilità e un ritorno economico ai nostri sostenitori. Le dimensioni di un territorio come quello piacentino e la concorrenza, a volte sleale, di altri eventi ci impongono un ridimensionamento. Ovviamente in termini di numero di gare, non sicuramente sotto il profilo qualitativo.”

“Fare meno per farlo meglio”. In estrema sintesi potrebbe essere questo il motto che guiderà nei prossimi anni il comitato organizzatore di Piacenza. E forse è anche una filosofia più in linea con i tempi: in questa congiuntura negativa occorre essere più umili, concentrarsi su quello che si sa fare meglio, tagliare i “rami secchi” per dare nuova linfa alla pianta. L’augurio è quindi di poter continuare a vivere grandi e rinnovati momenti di aggregazione, di sport e di solidarietà.

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