Sapori del Medio Oriente all’Accademia della Cucina Piacentina

Una serata con i sapori del Medio- Oriente: l’ha proposta l’Accademia della cucina piacentina ai propri soci, grazie alle approfondite conoscenza acquisite in lunghi anni di viaggi per il mondo per lavoro, dallo chef Germano Felloni che, unitamente alla brigata di cucina composta da Attillò Co’ e Giorgio Marani, ha ammannito alcune ricette tipiche del Libano, del Marocco e della Tunisia. 

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Una serata con i sapori del Medio- Oriente: l’ha proposta l’Accademia della cucina piacentina ai propri soci, grazie alle approfondite conoscenza acquisite in lunghi anni di viaggi per il mondo per lavoro, dallo chef Germano Felloni che, unitamente alla brigata di cucina composta da Attillò Co’ e Giorgio Marani, ha ammannito alcune ricette tipiche del Libano, del Marocco e della Tunisia. Tutti piatti colorati, al profumo di decine di coinvolgenti spezie, che hanno decisamente conquistato il palato dei partecipanti, nonostante si tratta di gusti abbastanza inconsueti per le nostre tradizioni culinarie ma che, con una società sempre più multietnica, stanno facendo la loro comparsa anche nelle nostre città.

 

“L’Accademia, tra i propri scopi culturali -come ha evidenziato il presidente Mauro Sangermani- ha proprio quello di approfondire la cultura culinaria che, com’è noto, è sempre il frutto di antiche tradizioni territoriali. Non a caso, prima di ogni piatto, Felloni, ne ha illustrato non solo gli ingredienti e la preparazione (sempre abbastanza complessa ed elaborata), ma anche le consuetudini legate al modo di consumarli, gli elementi di convivialità e le abitudini collegate al loro consumo.

La cena, accompagnata dal Sauvignon del Poggiarello e da un Nero d’Avola per il secondo, è iniziata con ben cinque antipasti collocati in piatti comuni da cui poi ci si serviva, proprio ad evidenziare quanto il pasto, in quei paesi, assuma il senso di una coinvolgente convialità: Humus (a base di ceci lessati, con aglio, tahina, limone e prezzemolo), Baba ghannui (tipico antipasto arabo a base di melanzane), Tabbule (a base di frumento, pomodoro, cipolla, abbondante prezzemolo), Falafel (ovvero polpette fritte a base di ceci tritati con cipolla, aglio, prezzemolo), e Muddamas (a base di fave e spezie).

Come primo piatto del Marocco, è stata proposta l’Harira, una tradizionale zuppa  marocchina,  a base di lenticchie lessate, carne di agnello e moltissime spezie tra cui abbondante zafferano, mentre di secondo, sempre dal Marocco, Felloni ha proposto Tajine di agnello alle prugne e mandorle, con la carne, in cottura, che viene aromatizzata con cannella, zafferano e zenzero: le prugne consentono un accattivante accostamento agrodolce.

Ha concluso questo esotico viaggio culinario un dolce tipico della Tunisia, ovvero una torta di datteri.

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