Riattivare il lavoro attraverso la lotta alla mafia: raccolta firme per la proposta di legge

«Io riattivo il lavoro»: questa la proposta di legge di iniziativa popolare, lanciata da Cgil, Libera, Arci, Acli, Sos Impresa, Avviso Pubblico, Legacoop, Onlus Pio La Torre. A Piacenza l’iniziativa e’ stata presentata da Mattea Cambria, Tamer Favali, Claudio Malacalza (CGIL), Maurizio Molinelli (Legacoop), Antonella Liotti (Libera), Alessandro Fornasari (ARCI). 

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«Io riattivo il lavoro»: questa la proposta di legge di iniziativa popolare, lanciata da Cgil, Libera, Arci, Acli, Sos Impresa, Avviso Pubblico, Legacoop, Onlus Pio La Torre. A Piacenza l’iniziativa e’ stata presentata da Mattea Cambria, Tamer Favali, Claudio Malacalza (CGIL), Maurizio Molinelli (Legacoop), Antonella Liotti (Libera), Alessandro Fornasari (ARCI). La legge vuole semplificare la restituzione alla comunità di beni e aziende confiscate alla mafia, e chiedere al contempo stesso che lo Stato preveda la concessione di finanziamenti e ammortizzatori sociali per consentire di dare maggiore solità alle imprese. Questo consentirà di ridare slancio e sviluppo all’economia e al lavoro, rispettando la legalità. Per questo saranno raccolte firme a partire dai prossimi giorni, nelle sedi Spi CGIL.

La proposta di legge prevede la creazione di un fondo per la ristrutturazione aziendale (autofinanziato da liquidità confiscate alla criminalità organizzata), fermo “no” al lavoro nero, l’istituzione di un concordato anticrisi, uso sociale delle aziende, formazione dei lavoratori, creazione di una banca dati delle aziende sequestrate, un’agenzia nazionale per scongiurare il fallimento delle imprese, valorizzazione del territorio, tutela dei lavoratori, legalità delle imprese. 

 

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