Saldi al via. Parietti (Confcommercio) “Presto per la ripresa” FOTO foto

Inizia ufficialmente oggi la stagione dei saldi invernali. Anche Piacenza, come nelle altre province dell’Emilia Romagna, fa partire la corsa all’acquisti, sperando di poter fare buoni affari. 

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E’ iniziata la stagione dei saldi invernali. Anche Piacenza, come nelle altre province dell’Emilia Romagna, fa partire la corsa all’acquisti, sperando di poter fare buoni affari. Nelle foto alcuni negozi del centro con i primi clienti e i cartelli esposti con gli sconti. Un avvio bagnato dalla pioggia nella mattinata di sabato che tuttavia non ha scoraggiato tanti piacentini.

Se la Federconsumatori Nazionale anticipa una previsione negativa, con le famiglie sempre meno disponibili a spendere a spendere per vestiti e accessori, seppur con prezzi convenienti, il presidente piacentino di Unione Commercianti, Alfredo Parietti, auspica che possa arrivare una boccata d’ossigeno per rivitalizzare il settore. 

“Le vendite a Piacenza nel periodo autunno  – inizio inverno 2013 sono state in linea con quelle dello scorso anno – afferma il presidente Parietti -. Tuttavia, come dice anche Confcommercio Nazionale, siamo di fronte a dati che fotografano ancora una volta una  situazione oggettiva di difficoltà per i commercianti. Gli incerti segnali di stabilizzazione dell’economia, registrati a partire dall’estate, non hanno ancora prodotto effetti sulla domanda delle famiglie. Insomma, è troppo poco per tirare un sospiro di sollievo. Occorre che si inizi quel percorso tanto atteso verso la progressiva ma certa riduzione della pressione fiscale, condizione indispensabile per produrre da subito una spinta di fiducia presso le imprese e le famiglie. Naturalmente resta forte l’attesa per i saldi che si spera possano portare un po’ di ossigeno ai vari comparti interessati.”

Con meno soldi a disposizione da spendere, meglio prestare la massima attenzione alle offerte. Ecco il decalogo di Federconsumatori per evitare fregature:

 
1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare “i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”. Il D.lgs n. 114/1998 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.
 
 
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Infatti, l’art. 15 del D.lgs n. 114/1998 stabilisce che “le vendite di fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo”. Gli articoli vecchi non stanno “rischiando” un forte deprezzamento, perché sono ormai andati fuori moda e dunque sono già deprezzati. Diffidate degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono merce non proprio nuova.
 
 
3) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
 
 
4) Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che vi verrà presentato in negozio. La merce “vecchia” offerta in saldo deve essere separata dalla nuova.
 
 
5) Pubblicità. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato; il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). I messaggi pubblicitari devono essere presentati in modo non ingannevole per il consumatore.
 
 
6) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati. Controllare attentamente l’etichetta e la taglia.
 
 
7) Consigli per gli acquisti. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Meglio se avete tenuto d’occhio un capo e/o una merce annotando il vecchio prezzo.
 
 
8) Negozi. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce “vecchia” offerta in saldo deve comunque essere separata dalla “nuova”.
 
 
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi.
 
 
10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi ad una delle associazioni dell’Intesa,all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani. 
 
 

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