Vertice Ikea, il sindaco: “Accordo vicino”

“Il nostro intento – sottolinea il primo cittadino – era quello di raggiungere un’intesa tra tutti i soggetti coinvolti per superare i problemi generatisi in questi mesi: a dispetto della prudenza che una situazione così delicata richiede, posso affermare che si sono creati i presupposti perché questo accordo venga formalizzato in tempi brevi"

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“L’obiettivo prioritario del percorso di mediazione individuato e proposto dalla Amministrazione comunale era e resta quello di ripristinare il regolare svolgimento delle attività e rafforzare, così, l’affidabilità del Polo logistico di Piacenza, favorendone in prospettiva lo sviluppo anche grazie all’ottenimento di ulteriori volumi di lavoro, volti a servire i nuovi bacini di mercato che sembrano aprirsi nell’area mediterranea”. Così, ponendo l’accento anche sul tema delle potenzialità future per il territorio, il sindaco Paolo Dosi commenta l’importanza del vertice sulla crisi dello stabilimento piacentino di Ikea tenutosi ieri in Municipio, alla presenza degli Amministratori di Comune e Provincia, dei rappresentanti delle sigle sindacali confederali e dei Cobas, della multinazionale svedese e del Consorzio di cooperative Cgs.

“Il nostro intento – sottolinea il primo cittadino – era quello di raggiungere un’intesa tra tutti i soggetti coinvolti, che permettesse di superare i problemi generatisi in questi mesi: a dispetto della prudenza che una situazione così delicata richiede, posso affermare che si sono creati i presupposti perché questo accordo venga formalizzato in tempi brevi. Se, come auspichiamo, sarà sottoscritto entro la settimana, ciò potrebbe portare presto anche a nuovi insediamenti all’interno del Polo logistico, sinora frenati proprio dalla situazione di incertezza legata a Ikea”.

Dall’incontro di lunedì 7 gennaio è emersa infatti la possibilità di giungere ad una mediazione con gli otto  lavoratori al centro della vertenza,nel rispetto di tre elementi determinanti: il ripristino delle condizioni di legalità all’interno e all’esterno dello stabilimento, a partire dalla sospensione dei blocchi e dal termine del presidio, la reciproca chiusura di tutte le pendenze legali in atto e la formalizzazione dell’adesione allo stato di agitazione da parte di quei dipendenti che, sino a questo momento, avevano preso parte alle proteste assentandosi dalla propria mansione.

“Imprescindibili e necessari – rimarca il sindaco – sono anche i criteri di correttezza cui devono continuare ad essere ispirate le condizioni di lavoro in azienda e, più in generale, nel Polo logistico. Ciò riguarda innanzitutto le modalità di comunicazione tra imprese e personale, che devono essere improntate sia alla trasparenza nell’organizzazione interna, sia all’osservanza della verità dei fatti nel rapportarsi con l’esterno”.

I Cobas: “Revocato stato di agitazione, il presidio continua fino all’accordo”
In attesa di “recepire il documento per poter fare una valutazione più ponderata”, il Sindacato Intercategoriale Cobas ribadisce che “l’obiettivo immediato della contesa era quello di respingere qualsiasi discriminazione sindacale verso i lavoratori in lotta e che nella misura in cui si ripristineranno delle idonee relazioni sindacali si porterà a discussione in apposite sedute concordate con le cooperative  le problematiche riscontrate in riferimento alle buste paghe, orari di lavoro ecc che sono state all’origine del confronto -scontro che si è sviluppato dal 17ottobre”.

“Il reintegro dei 9 lavoratori – si legge in un comunicato stampa – è la condizione essenziale per l’avvio di un confronto serio e rispettoso tra le parti.  Il SI-Cobas non ha mai perorato la possibilità di addivenire ad una soluzione risarcitoria del contenzioso attraverso percorsi transattivi che prevedevano una risoluzione del rapporto di lavoro per qualsivoglia lavoratore. Ovviamente, nella misura in cui questo si dovesse determinare, per alcuni dei 9 lavoratori in questione, sarà per sola scelta individuale che, pur non condividendola come O.S., la rispetteremo e ovviamente non ostacoleremo la trattativa condotta tramite legali”.

“In attesa di questi sviluppi che dovrebbero trovar sintesi nel corso della settimana – conclude il sindacato – lo stato di agitazione è revocato,  mentre il presidio continuerà sino alla sigla dell’accordo”.

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