“Angels on a death row”, serata contro l’omofobia al Nelson Mandela

Esperienza forte iera sera al salone Nelson Mandela della Camera del Lavoro per il quarto appuntamento della nona edizione della Rassegna di musica e parole “Musica al Lavoro”. Tema della serata, l’omofobia in Italia e nel mondo

Esperienza forte iera sera al salone Nelson Mandela della Camera del Lavoro per il quarto appuntamento della nona edizione della Rassegna di musica e parole “Musica al Lavoro”. Tema della serata, l’omofobia in Italia e nel mondo.

Il regista Alessandro Golinelli ha presentato il film documentario realizzato con Rocco Bernini, “Angels on death row”, un atto di accusa contro il regime di Ahmadinejad che perseguita gli omosessuali, li tortura e li sopprime senza pietà e nel totale disprezzo dei diritti umani. L’Iran rimane uno degli 8 paesi al mondo dove l’omossualità è reato, e spesso l’accusa viene manipolata e trasformata in violenza sessuale, basandosi su testimonianze e confessioni estorte con la tortura: a questo punto scatta la pena di morte, per lapidazione o impiccagione. Anche per i minori di 18 anni: tristemente noto è infatti il caso di Mahmoud Asgari e Ayaz Marhoni, due adolescenti impiccati in piazza Edalat a Mashhad nel 2005.

Le immagini crude ed esplicite di Angel on death row, un cui estratto di 15 minuti è passato in televisione, raccolte tramite le associazioni umanitarie e Youtube, e le drammatiche testimonianze degli interessati hanno lasciato un segno profondo nel pubblico presente e dato via ad un dibattito condotto dalla Consigliera Comunale del Comune di Piacenza Giulia Piroli con l’autore del documentario, il cantante Dario Gay e Juri Guaiana, segretario dell’associazione Certi Diritti. Un confronto aperto e interessante, nell’ambito del quale si è rafforzata la convinzione che i diritti degli omosessuali non debbano essere una battaglia da portare avanti a prescindere dalle altre lotte per il riconoscimento dei pieni diritti delle donne, delle diverse etnie e delle minoranze religiose.

La proiezione del documentario è stata preceduta dall’esibizione del cantante milanese Dario Gay, che ha proposto l’autobiografica e toccante Le nuvole, canzone sulla storia personale di figlio rinnegato dai genitori in quanto gay, e la trasposizione musicale di una poesia della grande Alda Merini.