Cremona. Sventato attentato anarchico alla filiale della Banca di Piacenza

Due giovani anarchici sono stati bloccati dalle forze dell’ordine prima di far scoppiare una bomba rudimentale. In carcere si dichiarano prigionieri politici

Più informazioni su

Sono stati bloccati un istante prima di far scoppiare una bomba rudimentale davanti alla Banca di Piacenza. E’ successo a Cremona, nella filiale nella banca piacentina posta all’incrocio tra via Dante e via Platani, all’alba di mercoledì 6 febbraio.

Due giovani di 20 e 22 anni, considerati appartenenti all’area anarco-insurrezionalista, erano in possesso di un candelotto di una ventina di centimetri al quale erano collegati due bicchieri di plastica colmi di vernice rossa: si tratta di un ordigno non particolarmente elaborato ma che poteva arrecare notevoli danni. A lato dell’ingresso della banca avevano appena scritto con una bomboletta “Chi la fa l’aspetti”.

I due ragazzi, figli di noti professionisti cremonesi, stati arrestati con l’accusa di detenzione e porto abusivo di esplosivi e di avere pianificato un attentato a scopi eversivi; loro si sono dichiarati prigionieri politici.

Il fatto, come abbiamo riportato in principio, è avvenuto all’alba di mercoledì, ma la notizia è trapelata solo ieri. In una mail anonima comparsa su un sito antagonista, si fa riferimento, a proposito del doppio arresto, ad Aro e Colo, soprannomi dei ragazzi ora rinchiusi nel carcere di Cremona.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.