Precarietà giovanile: parte la ricerca del Comune con Cesena e Modena

Fornire un contributo importante per la comprensione della precarietà giovanile sul territorio regionale al fine di orientare interventi mirati da parte degli enti locali. Questo è l’obiettivo del progetto di ricerca sul rapporto dei giovani e la precarietà

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Fornire un contributo importante per la comprensione della precarietà giovanile sul territorio regionale al fine di orientare interventi mirati da parte degli enti locali. Questo è l’obiettivo del progetto di ricerca sul rapporto dei giovani e la precarietà, presentato stamattina nella sala del Consiglio comunale dall’assessore alle Politiche giovanili e legalità Paola Beltrani e il dirigente Giuseppe Magistrali

“Presentiamo un lavoro di ricerca in materia di politiche giovanili – ha spiegato l’assessore Paola Beltrani -. Un progetto che ha il fine di orientare le amministrazioni locali nel loro operato. Sulla base dei risultati nostra programmazione potrà trovare degli indirizzi verso cui procedere. Sul tema fondamentale della disoccupazione giovanile la nostra amministrazione si impegna con grande serietà e responsabilità: la precarietà si insinua nella vita dei giovani creando un divario, una discrepanza, fra i sogni e gli obiettivi dei ragazzi e quella che invece è una realtà di grande difficoltà”.

La ricerca coinvolge una fascia molto ampia, dai 15 ai 30 anni; i questionari sono rivolti a tante tipologie di ragazzi e nel corso del tempo, dato che verranno viste le prospettive dei giovani sia in ottica futura sia rispetto al passato. Verranno toccati temi come la collaborazione e la competizione, presenza di regole o la loro mancanza e tante altre aree di interesse”.

“Un lavoro molto serio con i comuni di Modena e Cesena e con l’Università di Modena e Reggio Emilia – ha sottolineato il dirigente Giuseppe Magistrali – che copre ogni fascia del territorio della nostra regione. I 130 questionari per ogni città saranno studiati dai ragazzi stessi in sette focus group: uno studio complesso, prima generale e poi nello specifico, nelle realtà delle 3 diverse città”.

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