Spazio 4, ecco le proposte del cineforum di febbraio

Ecco le proposte del cineforum di Spazio 4 a Piacenza. 

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4 film, 4 storie che non sembrano avere niente in comune, forse è la realtà e semplicemente, questi film, non hanno niente da spartire oppure bisogna in tutti guardare oltre, quello che sta dietro la facciata, quello che non sempre viene mostrato, ciò che si trova al di là. Ecco le proposte del cineforum di Spazio 4 a Piacenza. 
 
…… al di là delle mura di una casa, al di là della morte, al di là della giustizia e al di là di un grande capo.
 
Giovedì 7 febbraio ore 21.15
Dogtooth proposto da Claudio Ceresa
 
Un film di Giorgos Lanthimos. Titolo originale Kynodontas. Drammatico – Grecia 2009
I genitori di una ricca famiglia tengono sotto reclusione i tre figli, due femmine e un maschio, nella loro enorme casa isolata dal resto del mondo. Essa non è un’imposizione violenta ma una condizione forzata per farli crescere e vivere privi di qualsiasi contatto esterno, al fine di non contaminarli con ciò che sta al di fuori dalle mura di casa.
 
Giovedì 14 febbraio ore 21.15
Il grande capo proposto da Danilo Mondani
 
Un film di Lars von Trier. Commedia. Danimarca, Svezia 2006.
Danimarca. Una grande azienda di informatica sta per essere venduta agli islandesi. Il proprietario non ha mai rivelato la sua identità fingendosi un semplice portavoce di un fantomatico ‘Grande Capo’. Ora è però necessario che il Capo si materializzi. Ingaggia quindi un attore disoccupato che dovrebbe limitarsi a firmare per procura la cessione. Ma le cose si complicano…
 
Giovedì 21 febbraio 21.15
After Life proposto da Claudio Ceresa
 
Un film di Hirokazu Koreeda. Giappone 1998
Dopo la morte le persone hanno una settimana per scegliere un solo ricordo da conservare per l’eternità.
 
Giovedì 28 febbraio ore 21.15
Killer inside me proposto da Danilo Mondani
 
Un film di Michael Winterbottom. Con Casey Affleck, Kate Hudson e Jessica Alba. Thriller. USA, 2010
Il 29enne Vice sceriffo Lou Ford è molto rispettato nella comunità di una piccola città del Texas degli anni ’50 e appare alla gente sempre paziente e attento. C’è chi pensa che sia noioso, ma niente di più. In realtà, però, nessuno è a conoscenza di quello che Lou stesso definisce una sua malattia: the killer inside Me.

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