“Fare ogni giorno il proprio dovere è già lotta alla mafia”. Il corteo di Libera VIDEO foto

Anche Piacenza ricorda le vittime delle mafie con un corteo della legalità che si é snodato lungo la città. In mattinata il ricordo di Giangiacomo Ciaccio Montalto e la sua tenacia nella lotta alla criminalità

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“Compiere ogni giorno il proprio dovere con onestà é già lotta alle mafie”. Anche Piacenza ricorda le vittime delle mafie.

Promossa da Libera, Avviso Pubblico e Comune di Piacenza, si é tenuta oggi, la Giornata della memoria e del l’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Mentre in mattinata si é tenuto il  convegno ” Montalto: la tenacia e la solitudine di un magistrato scomodo” nel pomeriggio un corteo della legalità, guidato dalla presidentessa della sezione piacentina di Libera Antonella Liotti, si é snodato lungo la città, da piazzale Genova, per fare tappa davanti alla caserma dei carabinieri, alla Questura, davanti al liceo Colombini e alla Prefettura. In piazza Cavalli poi la commemorazione pubblica delle vittime innocenti delle mafie.

“Apprezzo quello che state facendo – ha detto il sindaco Paolo Dosi agli intervenuti, tra i quali c’erano tanti giovani – per cercare di riportare l’attenzione sui valori fondamentali”. Ancora: “Ricordare le vittime della mafia significa combattere una cultura di morte coltivando proprio questi ultimi. Ne abbiamo bisogno tutti. Sia voi giovani che gli adulti”.

Prima della lettura dei nomi delle vittime di mafia (“Ricordiamoli 365 giorni all’anno, non uccidiamoli una seconda volta – ha detto il presidente dell’ARCI Alessandro Fornasari facendo sue le parole di don Ciotti) é stata consegnata una targa all’Istituto Comprensivo di Monticelli e Caorso  per le attività didattiche svolte sul tema della lotta alle mafie. Al termine é intervenuta Margherita Asta i cui parenti sono caduti nella strage di Pizzolungo.

“Grazie per quello che avete fatto – ha detto Margherita Asta -. Vi ringrazio per l’abbraccio che ho ricevuto da Piacenza. La vicinanza di Libera – ha detto -, il suo lavoro, mi aiuta a sopportare il dolore per i famigliari uccisi, la violenza subita”. “La morte di mia madre e dei miei fratelli non deve essere vana. Noi familiari siamo uno strumento nelle vostre mani per cambiare questo Paese in questo momento storico”. La Asta non poteva non parlare dei neo-presidenti di camera e senato Laura Boldrini e Piero Grasso. “Una nuova primavera – li ha definiti. Una primavera che accende la speranza di un’efficace lotta alla mafia.

Fine di giornata suggestiva. Sulle note dei Modena City Ramblers (che hanno dedicato un brano proprio ai familiari della Asta)  il cielo sopra Piazza Cavalli si é riempito di lanterne luminose.

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