Adunata, i taxi cambiano sede. Novara: “Non sia l’esaltazione delle armi”

Taxisti e Comune hanno concordato che gli stazionamenti dovranno essere modificati per permettere il regolare svolgimento della manifestazione e l'ordinaria prosecuzione del servizio

Più informazioni su

Anche i taxi cambiano sede nella tre giorni degli alpini. Ha infatti avuto luogo nei giorni scorsi una riunione tra i rappresentanti della categoria dei taxisti e l’Amministrazione comunale, rappresentata dal consigliere comunale Michele Bricchi, in qualità di presidente della “Commissione taxi”, su indicazione dell’assessore al Commercio Katia Tarasconi, per discutere del servizio durante i giorni della Adunata Nazionale degli Alpini.

Come noto, da giovedì 9 a domenica 12 maggio, Piacenza ospiterà questa importante manifestazione. Se essa rappresenta una grande vetrina per la città, ed un’occasione unica di promozione del territorio e delle sue ricchezze, va tuttavia detto che gli allestimenti degli alpini e il massiccio afflusso di persone modificheranno pesantemente la circolazione: “Un aspetto importante – spiega l’assessore Katia Tarasconi – sarà dunque quello del trasporto pubblico attraverso il servizio taxi. In particolare, gli stazionamenti dei taxi e le corse urbane ed extraurbane. A riguardo, per avere un servizio efficiente ed economico si suggerisce a tutti gli utenti di dare come indicazione solo vie situate al di fuori della “zona rossa”, inagibile per tutti i veicoli”.

A questo proposito, i taxisti e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale hanno concordato che gli stazionamenti dei taxi dovranno essere modificati per permettere sia il regolare svolgimento della manifestazione che la ordinaria prosecuzione del servizio. Sarà soppresso lo stazionamento di Via Sopramuro già da lunedì 6 maggio (e ripristinato solo martedì 14), mentre durante la manifestazione saranno disponibili i seguenti stazionamenti: via Cavour (fino alle ore 12 di giovedì 9, poi soppresso e ripristinato da lunedì 13); via IV Novembre presso il palazzo Cheope (fino alle ore 8 di venerdì 10, poi soppresso e ripristinato lunedì 13); piazzale Marconi presso la stazione ferroviaria; via Taverna presso l’Ospedale civile; via Martiri della Resistenza al n. 11; largo Morandi presso hotel Ovest; via Emilia parmense presso la Croce bianca; Le Mose presso Piacenza Expo.  Per qualsiasi informazione, è possibile contattare il servizio radiotaxi via telefono al n. 0523/591919, via fax al n. 0523/528024 o via mail all’indirizzo taxipc@hotmail.it. 

Adunata, la lettera di Novara: “Che sia una festa non l’esaltazione delle armi o della guerra”
Di seguito la lettera che Daniele Novara, presidente Centro Psicopedagogico, ha inviato al Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini e al Sindaco di Piacenza, in vista della prossima Adunata degli Alpini nella nostra città


Benvenuti Alpini! Qui a Piacenza vi aspettiamo, anche noi ex obiettori di coscienza. Siamo tanti. Prima che la leva obbligatoria venisse archiviata definitivamente Piacenza aveva una percentuale di obiettori di coscienza così elevata da raggiungere praticamente il pareggio. Il vostro arrivo rappresenta per la città davvero una grande occasione, un momento di incontro e di conoscenza. Una città che ha avuto tanta storia militare ma che oggi è capace di accogliere senza paura di essere invasa, come nei secoli è ripetutamente successo. Penso però che la nostra sensibilità vada rispettata e non vista come un ingombro se non un’indebita interferenza.

Se come dite anche voi cercate la pace e i valori della convivenza civile, è importante che tutto questo non si fermi a pure e semplici dichiarazioni ma si traduca in fatti concreti, in situazioni visibili, in simbologie palesi. Leggo sul nostro quotidiano (14/03/13) che arriverà anche la bandiera di guerra con la sfilata dei reparti in Arme così come una serie di altri simboli più a sfondo militare che non a sfondo associativo. Forse è legittimo visto che gli Alpini normalmente non vanno a fare escursioni in montagna ma si occupano esattamente di combattimenti armati.

Nonostante ciò la nostra Costituzione ricorda, all’articolo 11, che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di soluzione delle controversie internazionali. Non voglio aggiungere retorica ad altra retorica ma penso di esprimere l’opinione di tanti piacentini nell’invitarvi a contenere il più possibile le manifestazioni e le espressioni di nostalgia se non di esaltazione delle armi ed eventualmente della guerra stessa. Le nuove generazioni hanno bisogno di altro, di sentirsi sicure non perché abbiamo dei buoni cannoni o dei buoni cacciabombardieri, ma di sentirsi sicuri perché siamo sempre in grado di trovare con gli altri popoli una soluzione ai nostri problemi senza ricorrere alla violenza e appunto alla guerra. È un dettato costituzionale e gli Alpini da sempre lo seguono con correttezza e spirito istituzionale. Il mio è quindi un richiamo ovvio ma anche doveroso perché ricordare certi valori e la necessità di esprimerli nel modo giusto appare sempre più importante a fronte delle tante tentazioni
semplificatorie, nichiliste e guerrafondaie.

Infine preferisco, e penso di non essere l’unico, gli Alpini come Corpo di Protezione Civile che come Corpo Militare per operazioni di guerra e mi auguro che nel futuro questo sogno possa diventare finalmente una realtà tangibile e definitiva.
Grazie! Benvenuti a Piacenza!

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.